giovedì 3 gennaio 2013

MELANIA, I GIUDICI: "PAROLISI UCCISE LA MOGLIE PER UN RAPPORTO SESSUALE NEGATO"

 
TERAMO- Un delitto nato da un raptus di follia. Sarebbero queste le motivazioni che
avrebbero spinto Salvatore Parolisi ad uccidere la moglie Melania Rea. Secondo quanto riportato da “Il Tempo” il gup Marina Tommolini nelle 60 pagine di motivazioni alla condanna del caporalmaggiore avrebbe parlato di un rifiuto sessuale.
Sarebbe stato, dunque un rifiuto da parte della moglie a causare nell’uomo l’impeto di violenza che lo ha spinto fino al gesto estremo, Secondo quanto si apprende la donna si sarebbe allontanata per andare in bagno nascondendosi dietro la rimessa, ma Parolisi vedendola seminuda si sarebbe ecciatato tentando delle avancese. Melania si sarebbe negata e avrebbe anche rimproverato il marito che accecato dalla rabbia l’avrebbe poi uccisa.
Sembra, inoltre, che il rapporto tra i due fosse caratterizzato da forte disparità e che la parte forte della copia fosse senza alcun dubbio Melania.

LA PISTA DEI TRADIMENTI Sembra essere sbagliata la pista dei tradimenti portata avanti dall’accusa. Non sarebbe stato un un delitto collegato ai segreti della caserma o ai tradimenti di Salvatore, quanto un delitto d'impeto. La decisione ell’ergastolo, invece. È stata dettata dall’assenza di pentimento. Secondo il giudice l’uomo non solo non averbbe mostrato alcun dispiacere per il delitto ma avrebbe addirittura tentato di depistare le indagini.

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