CAGLIARI - Dopo la condanna a 20 anni per Stefano Casula, accusato dell'infanticidio di un
bimbo nato dall'incesto vengono fuori agghiaccianti novità sulla morte del piccolo.Il bambino sarebbe stato ucciso con sette metri di carta igienica ficcati in gola, più del cotone nelle narici per impedirgli di respirare. A deporre in aula sono stati un carabiniere ed un medico, i primi ad aver visto il cadavere dopo il ritrovamento.
La vicenda risale al 1996 ma le prime svolte ci furono nel 2011 quando un parente fece delle rivelazioni sospette. Secondo l'accusa il piccolo sarebbe stato ucciso dopo essere stato partorito nel bagno dell'ospedale, dove la ragazza assisteva in quel momento la madre. Dopo un tentativo di soffocare il piccolo con la carta igienica, il neonato venne gettato dal cavalcavia.
Dopo la condanna per il padre in questi giorni è in corso il processo per la madre accusata di concorso in omicidio volontario.
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