ROVIGO - Una vita segnata per sempre da dieci anni di violenze e abusi sessuali.
L'orco
era in casa, era lo zio diventato padre adottivo alla morte dei
suoi genitori. La giovane di 24 anni vittima di questi maltrattamenti ha
raccontato al processo contro il suo aguzzino l'incubo
vissuto dal 1999 al 2009, ossia da quando aveva da 10 a 20 anni. Una
drammatica ricostruzione di abusi subiti in casa, palpeggiamenti e
carezze, masturbazioni e costrizioni a rapporti orali, ricatti per
ottenere piaceri. Il tutto ai danni di una bambina che giorno dopo
giorno diventava adolescente e quindi ragazza.L’uomo deve rispondere anche di maltrattamenti in famiglia e verso fanciulli per i calci e i pugni inferti alla bambina-ragazzina, nonché le offese ripetute. Ed è anche imputato di minacce di morte per le telefonate fatte alla figlia adottiva quando era uscita di casa, minacce effettuate dopo la presentazione della denuncia.
La ragazzina solo dopo lungo tempo, da maggiorenne, si è presentata dai carabinieri ed ha presentato la denuncia-querela che ha fatto scattare le indagini.
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