mercoledì 16 maggio 2012

ALESSIA, ANNUNCIATRICE PRECARIA: "SONO INCINTA, LA RAI VUOLE CACCIARMI"

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ROMA - È incinta, e per questo rischia di perdere il lavoro. Una storia già sentita, ma che fa più rumore se coinvolge un'azienda come la Rai. Al centro della vicenda, raccontata da Repubblica, c'è Alessia Patacconi, 31 anni, annunciatrice di Rai Tre. «Hai due possibilità, o rinunci a due mesi di stipendio oppure ti risolviamo il contratto per negligenza». Sono state queste le parole con cui l'Ufficio Risorse Tv della Rai avrebbe risposto alla neomamma con un contratto autonomo a tempo determinato.
«Sono incinta - ha spiegato la Patacconi - non è accettabile un trattamento del genere, mi rivolgerò al mio avvocato». In Rai si dice sia "un caso montato su niente", e che nessuno voglia in realtà farla fuori.

Il rapporto di Alessia Patacconi con la Rai è cominciato nel 2003. Lavora con partita Iva e contratti annuali che finora le sono sempre stati rinnovati per 22.050 euro all'anno fatturati con circa 1800 euro al mese indipendentemente dagli annunci fatti. «Il mio contratto prevede anche l'esclusiva televisiva - ha detto a Repubblica - e la reperibilità h24, nel caso ci siano da fare annunci straordinari». Al settimo mese di gravidanza, ha comunicato la sua posizione all'ufficio del personale. In casi come il suo, di norma, contratto e pagamento vengono congelati. «Volevo rimanere a casa soltanto due mesi - racconta la Patacconi - ma quando ho capito che non avrei avuto neanche un euro, ho chiesto la matricola previdenziale per rivolgermi all'Inps e avere l'indennità di maternità per cinque mesi. Al telefono mi hanno risposto che se avessi creato problemi, mi sarebbe stato risolto il contratto "per negligenza"». All'articolo 23 il suo contratto prevede che "ove l'impedimento impedisse il regolare svolgimento per una durata significativa rispetto alla stagione produttiva, il rapporto potrà essere risolto di diritto, senza alcun indennizzo".
«Una clausola mai utilizzata dalla Rai nei confronti di una donna incinta - ha assicurato Valerio Fiorespino, vicedirettore del personale - noi sospendiamo il contratto fino al ritorno del lavoratore, garantendogli il posto». «Un autonomo non può avere le stesse garanzie di un dipendente - continua Fiorespino - Alessia si può rivolgere all'Inps e nessuno le dirà niente se sta fuori cinque mesi». Ma l'annunciatrice non è di questo parere, e non esiterà a procedere per vie legali.

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