LIVERPOOL - La malattia del piccolo George era scritta
sul suo viso. Ad accorgersene però non sono stati i medici ma una donna,
un'estranea che non l'aveva mai visto, se non in foto. Proprio la foto
pubblicata sul profilo della mamma su Facebook. La diagnosi
'piovutà dal web potrebbe salvare il bebè di 6 mesi dal rischio di
danni cerebrali. Prodigi del social network, raccontati dalla giovane
mamma del piccolo protagonista, Charlotte Dent.
A vestire involontariamente il camice bianco una donna, 'amicà via
Facebook della 22enne Charlotte. È stata lei a riconoscere nei tratti
del bebè i segni della 'trigonocefalià, perchè la stessa patologia aveva
colpito anche il suo bebè. La donna ha notato nella foto del piccolo
George su Facebook una sorta di 'crestà che correva lungo la sua fronte,
tipica dei bimbi con questa malattia. Senza l'operazione a cui dovrà
sottoporsi all'età di un anno, racconta mamma Charlotte al 'Daily Mail',
George rischierebbe seri danni permanenti al cervello. Una prospettiva
che fa infuriare la donna, che vive nel Regno Unito a Fazakerley,
Liverpool. Secondo Charlotte, infatti, la condizione di suo figlio
doveva essere identificata molto tempo prima dai medici che lo hanno
visitato. «Mio figlio - racconta - ha 6 mesi e io ho scoperto che è
affetto da qualcosa di alquanto raro. Tutti i dottori che ho incontrato
non se ne sono accorti. L'ho dovuto sapere da una mamma con un bambino
nella stessa condizione di mio figlio. Ecco perchè tutto quello che
voglio è aumentare la consapevolezza di questa patologia, in modo che
altre persone possano stanarla in tempo e fare qualcosa prima che sia
troppo tardi».
LA TESTA DEFORMATA Alla nascita di George, Charlotte aveva notato che aveva la testa deformata, ma il bimbo era stato controllato e dimesso dall'ospedale senza problemi. Si è pensato anche che la forma della sua testolina, diversa da quella degli altri bebè, potesse essere un sintomo della sindrome di Down, ma questa patologia è stata esclusa dalla Pediatra del Liverpool Women's Hospital. Solo dopo che l'amica digitale l'ha messa in guardia su una possibile trigonocefalia, Charlotte ha contattato uno specialista e ricevuto la diagnosi nello stesso giorno: si tratta di una condizione che si determina quando la parte frontale del cranio si fonde. Se non diagnosticata, sottolinea la mamma di George, può causare cecità, gravi difficoltà di apprendimento e, nei casi più gravi, anche la morte.
LA TESTA DEFORMATA Alla nascita di George, Charlotte aveva notato che aveva la testa deformata, ma il bimbo era stato controllato e dimesso dall'ospedale senza problemi. Si è pensato anche che la forma della sua testolina, diversa da quella degli altri bebè, potesse essere un sintomo della sindrome di Down, ma questa patologia è stata esclusa dalla Pediatra del Liverpool Women's Hospital. Solo dopo che l'amica digitale l'ha messa in guardia su una possibile trigonocefalia, Charlotte ha contattato uno specialista e ricevuto la diagnosi nello stesso giorno: si tratta di una condizione che si determina quando la parte frontale del cranio si fonde. Se non diagnosticata, sottolinea la mamma di George, può causare cecità, gravi difficoltà di apprendimento e, nei casi più gravi, anche la morte.
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