ROMA - Un giovane
di 25 anni è stato minacciato con una forbice e buttato fuori di casa
dal padre perchè omosessuale. A rendere nota la vicenda è stata
l'Associazione GayLib, che ha raccolto un appello lanciato via web dal
giovane, che ha raccontato come il padre, all'antica e molto violento,
abbia cominciato a denigrarlo e insultarlo pesantemente non appena
venuto a conoscenza dell'omosessualità del figlio. Il giovane Luca -
nome di fantasia - sarebbe stato inoltre costretto dal padre ad
abbandonare gli studi per lavorare in campagna. A GayLib Luca ha
raccontato che al culmine di una lite il padre l'ha chiamato 'difettosò e
gli ha puntato contro una forbice. Dopo l'episodio il giovane è stato
buttato fuori di casa ed ha vissuto in una vecchia Fiat Panda,
totalmente abbandonato anche dal resto della famiglia per timore del
padre. L'appello di Luca: «Mio padre mi ha sbattuto fuori di casa, cerco
un lavoro qualsiasi», è stato raccolto da GayLib, che ora ospita il
ragazzo e chiede alla società civile e ai media di «aiutare questa
giovane vittima dell'omofobia a trovare un lavoro dignitoso». «Con i
miei occhi - ha detto il coordinatore regionale di GyLib Sandro Mangano -
ho potuto constatare che il giovane porta ancora sull'addome i segni di
un cacciavite scagliatogli addosso dal padre in un momento di rabbia,
gesto che non è stato denunciato per ritrosia del ragazzo, ma che non
può e non deve passare sotto traccia». «Spero con forza - ha concluso
Mangano - che non si abbassi mai la guardia su un problema serio e
preoccupante come l'omofobia. La nostra associazione conta tantissimi
casi come quello di Luca. È l'ora della sveglia, o sarà un gioco al
massacro».
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