venerdì 11 maggio 2012

E SE LE GRAVIDANZA SONO RIAVVICINATE?

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Gli specialisti consigliano di aspettare almeno due anni prima di iniziare una nuova gravidanza. E’ il tempo stimato per un pieno recupero psico-fisico del corpo. E, sono due anche gli anni raccomandati dall’O.M.S. per portare a termine l'allattamento. Il tipo di parto, è uno dei parametri da non trascurare. In caso di pregresso cesareo, è preferibile aspettare almeno 20 mesi prima di sostenere una seconda gestazione. E’ il tempo necessario per permettere all’utero di recuperare la sua tonicità muscolare e completare il processo di cicatrizzazione. Se, invece, il parto è avvenuto naturalmente, il tempo di attesa tra le due gravidanze può essere più breve: tra i 10 e 12 mesi. Al corpo occorre questo periodo di tempo per recuperare la piena funzionalità ed essere pronto a produrre quanto necessario allo sviluppo di un secondo bambino.

Rischio di autismo e di basso peso.
E’ stata pubblicata sulla rivista “Pediatrics” una ricerca condotta dai ricercatori Keely Cheslack-Postava, Kayuet Liu e S. Bearman della Lazarsfeld Center for the Social Sciences della Columbia University di New York. La ricerca ha evidenziato un rischio di incidenza dell’autismo pari a 3.39 maggiore nei bambini nati entro il 12mo mese dal precedente parto. L’incidenza decresce con il passare del tempo e scende a 1.26 se il concepimento avviene dopo il 36mo mese. Lo studio è stato condotto su un campione di 662.730 bambini secondogeniti nell’arco di 10 anni in California. Studi condotti in Gran Bretagna avevano inoltre evidenziato il basso peso alla nascita e rischio di parto prematuro nei bambini concepiti sempre entro i 12 mesi dal precedente parto. Inoltre, esiste la possibilità oltre che del basso peso alla nascita quella del parto pre-termine. L’ulteriore rischio per la mamma è lo sviluppo di una forma di anemia e la possibilità di andare incontro ad una depressione post-partum.

Mamme più stanche se i piccoli sono vicini.
I primi 12 mesi del primo o dell’ultimo figlio, rappresentano il tempo più faticoso per una mamma: l’allattamento, lo svezzamento, l’eruzione dei dentini, il rientro al lavoro. Senza parlare delle notti passate ad accudire il piccolo che, nel primo anno ha frequenti risvegli notturni. Sono tutte incombenze che gravano sulla donna. Il corpo della donna in questi 12 mesi non è ancora tornato alla normalità e dovrà di nuovo affrontare cambiamenti strutturali e fisici che il processo della gestazione comporta. E' essenziale, oltre ai normali controlli, che il ginecologo presti speciale attenzione allo sviluppo del feto e all'alimentazione durante la gravidanza, per prevenire possibili complicazioni.

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