REGGIO EMILIA - C'è stata una vera gara di solidarietà alla prima
vendita dei 12 milioni di chili dl Parmigiano Reggiano recuperato dal
crollo dei magazzini di stagionatura distrutti dal terremoto. Lo rende
noto la Coldiretti che ha organizzato l'iniziativa per fare ripartire al
più presto l'economia e il lavoro, con il prodotto motore e simbolo dei
territori colpiti dal sisma, che contano danni di almeno 250 milioni di
euro per il solo settore agroalimentare. Il terremoto - sottolinea la
Coldiretti - ha colpito duramente 13 magazzini di stagionatura del
Parmigiano Reggiano DOP facendo rovinare a terra migliaia di forme da
peso di 40 chili l'una a causa del crollo delle «scalere», le grandi
scaffalature di stagionatura che sono collassate sotto le scosse. Si
stima che circa la metà delle forme di Parmigiano immagazzinate sia
stata danneggiata: e non possa quindi continuare la stagionatura ed in
particolare è andato perso il 70% del parmigiano che ha fino a tre mesi
di stagionatura, il 50% di quello fino a nove mesi e il 40% del
formaggio che ha fino a dodici mesi. Nei magazzini colpiti dal sisma si
trovava circa il 10% della produzione italiana di Parmigiano Reggiano
che è - ricorda la Coldiretti - di circa 3,3 milioni di forme all'anno. A
questi numeri vanno aggiunte le altro centomila forme di Grana Padano
nei magazzini del mantovano, pari al 2% della produzione totale. Le
forme di Parmigiano salvate sono in trasferimento nei magazzini non
danneggiati dopo aver fatto le verifiche di stabilità e ora si cerca di
ripartire con l'iniziativa Coldiretti/Campagna Amica per sostenere le
aree agricole colpite dal sisma e favorirne al più presto il ritorno
alla normalità. Da questo fine settimana è infatti possibile acquistare
il Parmigiano Reggiano «terremotato», già stagionato e controllato dal
Consorzio di Tutela, in tagli da un chilogrammo e al prezzo di mercato
fissato dal caseificio di origine, per evitare distorsioni e
speculazioni.
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