venerdì 11 maggio 2012

EQUITALIA NEL MIRINO: PACCO BOMBA A ROMA, SCONTRI E FERITI A NAPOLI

Monti fissa un incontro con i dirigenti del fisco

468x60.gif Sedi di Equitalia nel mirino in diverse città italiane. Dopo gli scontri a Napoli, un pacco bomba è stato inviato alla direzione generale in via Grezzar a Roma. La busta conteneva silicone e polvere pirica, ma probabilmente - a quanto si è appreso - non sarebbe esplosa né si sarebbe incendiata alla sua apertura. La busta, bianca, aveva come destinatario la dicitura generica "Equitalia". Finora non è ancora arrivata alcuna rivendicazione. Gli artificieri della polizia sono intervenuti per analizzare il plico, che è stato poi sottoposto a sequestro.Intanto, è stato fissato per giovedì l'incontro tra il premier, Mario Monti e i vertici di Agenzia delle Entrate e Equitalia.
Indagine sul pacco bomba -  La Procura di Roma ha aperto un fascicolo, al momento senza indagati o ipotesi di reato, e attende una informativa della Digos per poter avviare i primi accertamenti. Gli inquirenti al momento non tralasciano alcuna pista investigativa compresa quella di un "gesto isolato". Primo passo sarà analizzare in modo dettagliato il plico giunto nella sede dell'Eur. Il 9 dicembre dello scorso anno un pacco bomba esplose nell'agenzia di Equitalia in via Andrea Millevoi ferendo il direttore della struttura, Marco Cuccagna. All'interno del plico era presente un volantino di rivendicazione del gruppo anarchico Fai.
Tensioni e scontri a Napoli - Lancio di pietre e pezzi di bottiglie contro la Polizia che ha risposto agli attacchi con una carica di alleggerimento. E' quanto accaduto dinanzi alla sede di Equitalia in corso Meridionale a Napoli dove questa mattina era previsto un presidio che è poi sfociato in un blocco stradale. A manifestare circa 200 persone, aderenti a numerose sigle di disoccupati, centri sociali e di sindacati di base. Il presidio si è trasformato in una paralisi del traffico veicolare che sta causando numerosi disagi alla circolazione considerata l'ubicazione degli uffici di Equitalia a poca distanza dalla stazione Centrale.
Napoli,  identificate sette persone - Gli agenti della Digos della questura di Napoli hanno identificato sette delle persone che a avrebbero preso parte agli scontri avvenuti dinanzi agli uffici di Equitalia di corso Meridionale, a Napoli. Al vaglio dei poliziotti ora vi sono numerosi filmati dai quali si evincono le responsabilità di altri manifestanti in corso di identificazione. Le sette persone identificate saranno denunciate all'A.G. per i reati di resistenza, lesioni aggravate, danneggiamento e blocco stradale. .
Il bilancio delle tensioni è di 12 agenti feriti - Dodici i poliziotti contusi con prognosi che vanno dai sette ai dieci giorni. Ingenti i danni riportati dai mezzi della polizia in seguito al lancio di sanpietrini e pezzi di bottiglie di vetro rotte. Danneggiamenti ai furgoni delle forze dell'ordine anche per il ripetuto lancio di uova e secchi pieni di vernice rossa. In un primo momento la manifestazione si era svolta in modo pacifico alla presenza della Polizia che stava garantendo l'ordine pubblico. Poi la situazione è degenerata. I manifestanti si erano limitati a distribuire volantini ai passanti, ad affiggere striscioni con i quali si chiede "la chiusura immediata di Equitalia" e a gridare slogan contro l'agenzia di riscossione. Era stato, inoltre, predisposto un microfono utile, a chi lo volesse, per denunciare pubblicamente i 'soprusi' subiti dell'ente di riscossione.
Contro Equitalia arriva anche una raccolta di firme. Per chiedere che il Parlamento stabilisca il divieto assoluto per la società ma anche per l'Agenzia delle entrate di usare "metodi brutali" contro i cittadini in debito con il fisco.Insomma niente più espropri, pignoramenti, ganasce fiscali e altre iniziative analoghe, ma "metodi civili di trattazione del debito". Promotore della campagna contro quella che definisce una "barbarie di Stato" è Bruno Berardi, Responsabile Nazionale difesa e sicurezza di Movimento Sociale Fiamma Tricolore Destra Sociale.
Ispettori aggredti querelano imprenditore nel milanese - L'imprenditore che stamani ha aggredito due ispettori di Equitalia, di 45 e 50 anni, in uno studio di commercialisti a Melegnano (Milano), è oggetto di una doppia denuncia, una, d'ufficio, dei carabinieri e l'altra, a querela di parte, dei due malmenati. Proprio in questo momento i due ispettori di Equitalia si trovano in una caserma dei carabinieri della Compagnia di San Donato Milanese e stanno sporgendo querela nei confronti dell'uomo, titolare di un'impresa edile di Ospitaletto Lodigiano. ll piccolo imprenditore, di 50 anni, è incensurato anche se noto in paese per avere un carattere intemperante e suscettibile. Nei suoi confronti i carabinieri hanno ipotizzato oltre al reato di lesioni personali anche quello di resistenza a pubblico ufficiale, ipotesi, questa, che dovrà essere valutata dall'autorità giudiziaria che potrebbe, se lo ritenesse, equiparare lo status dei due ispettori incaricati di pubblico servizio, a quello di pubblico ufficiale.
Scritte sui muri di una sede di Vicenza - La sede di Equitalia a Schio è stata imbrattata nel corso della notte con scritte, tipo "io uccido" e "infami". Le scritte, realizzate con spray nero e rosso, sono accompagnate da un simbolo tracciato malamente. Sulla vicenda sono in corso accertamenti da parte della Digos della Questura di Vicenza.

 

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