Sole e caldo in settimana, poi la pioggia. Il meteorologo: così da 45 giorni
Ma non c'è niente da fare: implacabile e esatta la perturbazione è già pronta a ripresentarsi. Quando? Ma nel fine settimana, naturalmente. «Quest'anno è così. Non è strano il clima variabile, in primavera è normale, quanto la ciclicità, il fatto che si manifesta sempre nei weekend, da almeno 45 giorni». Su alcune zone, dalle Alpi occidentali verso il Piemonte e la Lombardia il peggioramento sarà visibile già da oggi. «Domani poi il tempo sarà inizialmente buono, ma tenderà a guastarsi dal pomeriggio, sempre sul centronord, mentre al sud sarà bello, con temperature fino a 28-30 gradi». Ma la vera perturbazione, quella «maligna» è già in arrivo dalla Francia e dall'Atlantico e si abbatterà sull'Italia, fino al Lazio, proprio domenica. Il bollettino di Sanò parla di «Venti di scirocco e piogge subito al nordovest, Toscana, Sardegna, verso tutto il centronord. Qualche pioggia in Calabria».
Già ieri a causa del forte vento che si è abbattuto su Catania,
due voli sono stati dirottati a Palermo. E non è finita, anzi. Da
domenica pomeriggio sono previsti temporali su tutto il nord, che
scenderanno fino alla Sardegna e Lazio. Va meglio al sud, che comunque
non scamperà alla sua razione di pioggia e temporali, ma più lunedì e
martedì. Perché stavolta la perturbazione «ammazza weekend» dovrebbe
durare fino al prossimo mercoledì, con temperature basse, molto. «Siamo a
meno 5 gradi dalle medie stagionali», aggiunge Sanò. E lo confermano i
meteorologi del sito «3BMeteo», che titolano: «Da domenica 20 sembrerà
novembre, saremo in ammollo». Anche loro preannunciano un fine settimana
freddo e molto umido, almeno al Nord. Sono tornate le mezze stagioni,
insomma: solo che la primavera somiglia molto, troppo all'autunno.
Meglio pensare al futuro: da giovedì 24 dovrebbe tornare il bel tempo, su tutta Italia, stabile almeno per il Ponte del 2 giugno, con temperature finalmente in rialzo e in linea con le medie stagionali. Una primavera fresca e piovosa insomma. Con l'aggravante della «maledizione della domenica».
«E' stato lo stesso nel 1956 e nell'85, gli anni delle grandi nevicate anche al centrosud, come quest'anno - commenta Sanò - Con tempo instabile e gelate tardive su tutta Italia». Ma l'effetto serra che fine ha fatto? «Noi meteorologi in realtà negli ultimi 15-20 anni non abbiamo registrato variazioni di temperatura significative - spiega -. Ci sono magari 2-3 anni un po' più caldi, seguiti da altrettanti anni più freschi, ma tutto rimane nella media».
Meglio pensare al futuro: da giovedì 24 dovrebbe tornare il bel tempo, su tutta Italia, stabile almeno per il Ponte del 2 giugno, con temperature finalmente in rialzo e in linea con le medie stagionali. Una primavera fresca e piovosa insomma. Con l'aggravante della «maledizione della domenica».
«E' stato lo stesso nel 1956 e nell'85, gli anni delle grandi nevicate anche al centrosud, come quest'anno - commenta Sanò - Con tempo instabile e gelate tardive su tutta Italia». Ma l'effetto serra che fine ha fatto? «Noi meteorologi in realtà negli ultimi 15-20 anni non abbiamo registrato variazioni di temperatura significative - spiega -. Ci sono magari 2-3 anni un po' più caldi, seguiti da altrettanti anni più freschi, ma tutto rimane nella media».
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