venerdì 11 maggio 2012

QUANTO E' SICURO IL PANCIONE DELLA MAMMA?

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Il bambino in utero è protetto dal liquido amniotico, se accidentalmente la pancia subisce un trauma, è il liquido a fare da ammortizzatore, diffondendo la pressione in tutte le direzioni e riducendo così l’intensità dell’urto. La parete dell’utero, inoltre, è conformata da una sovrapposizione dei muscoli piatti tale da offrire una altissima resistenza ai colpi. Alcune situazioni possono però coinvolgere il bebè come riflesso di un danno subito dalla mamma. In questo caso, il danno può interessare le membrane uterine o il collo dell’utero provocando la fuoriuscita del liquido amniotico. A seguito di una caduta o di un trauma accidentale, l’utero potrebbe iniziare a contrarsi, aprendo la strada al rischio di parto prematuro o di aborto. Nei primissimi mesi di gravidanza, però,tutte le eventualità citate sono rarissime.

I controlli.
Nella maggioranza dei casi traumi o cadute non comportano conseguenze significative. Tuttavia, in caso d’urto, è sempre consigliato sottoporsi a una visita specialistica, a volte potrebbe passare inosservata la perdita di liquido esponendo il bimbo al rischio di parto prematuro. Occorre recarsi immediatamente al pronto soccorso se si avvertono contrazioni dolo se ci sono perdite di ematiche. Per verificare l’assenza di conseguenze, il medico esegue una visita completa alla mamma, misurando anche la pressione e la frequenza del battito oltre che un controllo ostetrico per verificare l’assenza di contrazioni dell’utero. Il monitoraggio del battito cardiaco del feto viene eseguito per accertare l’assenza di conseguenze sul piccolo ed un’ecografia, per valutare lo stato della placenta. Una sola radiografia, effettuata per diagnosticare un’eventuale frattura non può in alcun modo dare problemi al piccolo. E’ sufficiente, infatti, che l’addome venga riparato da uno speciale grembiule protettivo.

Le precauzioni da non dimenticare.
Durante la gravidanza conviene evitare qualsiasi situazione di pericolo, utilizzando solo tacchi bassi e scarpe comode e ponendo sul piatto doccia o sul fondo della vasca un pellicola antiscivolo. Se si praticano attività fisiche è bene scegliere quelle più sicure, come la ginnastica dolce e il nuoto per gestanti. Quando si viaggia sui mezzi pubblici, nel limite del possibile ci si dovrebbe sedere e, in auto, è bene valutare l’opportunità di utilizzare la cintura, eventualmente facendola passare solo a metà del torace, garantendosi per lo meno una parziale protezione.

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