ROVIGO - Paolo Siclari avrebbe compiuto 37 anni oggi, ma il terremoto lo ha sorpreso prima di poter festeggiare con la famiglia e gli amici. Paolo è una delle 16 vittime del terremoto che con una scossa ancor più forte delle precedenti ha sconvolto il Nord Italia. Originario di Messina, lavorava alla Haemotronic di Medolla ma viveva a Castelmassa (Rovigo) dal 2001 insieme alla moglie, Viviana Lo Furno. Aveva anche due bambini piccoli, Riccardo e Erika.
Oggi, a un giorno dalla sua morte e nella data del suo compleanno, gli
amici e i colleghi non possono accettare la morte di un uomo che era appena tornato a lavorare dopo le interruzioni per il terremoto di domenica 20 maggio, in una fabbrica che era stata dichiarata agibile e che invece gli è crollata addosso.
Gli amici lo descrivono come una persona allegra e molto legata alla
famiglia, così come alla sua terra d'origine, la Sicilia, dove tornava
appena possibile. Anche al Castelmassa aveva legato con i siciliani
trasferitisi come lui, ma anche con la comunità del posto. Amava gli
sport acquatici e il calcio, tanto che faceva parte della squadra
amatoriale locale, con cui sabato scorso aveva giocato la sua ultima
partita.
Parole di cordoglio sono giunte dal presidente della Regione, Luca Zaia,
dopo la conferma che il corpo recuperato tra le macerie è quello di
Siclari. «Nel dramma di questo terremoto c'è anche la storia delle
nostre genti, il carattere, il coraggio, la tenacia di chi non si
arrende di fronte alle avversità, anche quelle più crudeli. Questo
racconta la tragica vicenda del trentasettenne rodigino di Castelmassa,
ucciso nel crollo della fabbrica del Modenese in cui lavorava». Il
distretto industriale mirandolese dà lavoro a diversi castelmassesi, che
conoscevano bene Siclari e non riescono a capacitarsi di quanto
successo. «Il mio pensiero va innanzi tutto alla sua famiglia - conclude
Zaia - ai due bambini che ha lasciato e alla comunità del paese
polesano. Rivolgo a tutti loro le mie condoglianze e quelle dell'intera
Regione».
Anche il sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, ha espresso il cordoglio della città sicliana
ai familiari di Siclari: i genitori Gaspare e Concetta, cui il sindaco
ha fatto pervenire il messaggio di vicinanza della comunità, vi
risiedono ancora.
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