E' stato trovato morto il
ragazzino di 14 anni inghiottito domenica dalle acque del Lago di Como a
Gera Lario, dove si era immerso pur non sapendo nuotare. Il cadavere è
stato avvistato poco prima di mezzogiorno a una ventina di metri dalla
riva e adagiato sul fondo. William Caraccio, residente a Domaso, era
arrivato in spiaggia insieme alla mamma e alla sorella. Era entrato in
acqua per giocare e imparare a stare a galla.
Dalla
spiaggia mamma e sorella gli davano delle indicazioni. Poco dopo è
sparito, senza nemmeno un grido di aiuto. Non appena i famigliari se ne
sono accorti hanno lanciato l'allarme mobilitando la macchina dei
soccorsi che ha visti impegnati anche due elicotteri, uno dei pompieri e
l'altro dell ospedale Niguarda di Milano. Sospese a tarda serata, le
ricerche sono riprese stamani all'alba.
La zona dove si è compiuta la tragedia è quella dove sfocia il torrente San Vincenzo, un punto indicato dagli esperti ma anche dai residenti, come piuttosto pericoloso essendo percorso da forti correnti. William potrebbe essere stato catturato da un mulinello (non rari in quella zona) e trascinato sott'acqua. Sul posto sia ieri sera sia stamani hanno operato anche i vigili del fuoco di Dongo e i carabinieri di Gravedona.
La zona dove si è compiuta la tragedia è quella dove sfocia il torrente San Vincenzo, un punto indicato dagli esperti ma anche dai residenti, come piuttosto pericoloso essendo percorso da forti correnti. William potrebbe essere stato catturato da un mulinello (non rari in quella zona) e trascinato sott'acqua. Sul posto sia ieri sera sia stamani hanno operato anche i vigili del fuoco di Dongo e i carabinieri di Gravedona.
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