Il sangue era di un gruppo diverso e destinato ad un altro paziente. E il cardiopatico sessantenne non ha retto allo shock. L'episodio accaduto all'ospedale Careggi
Un paziente cardiopatico sessantenne ricoverato al policlinico fiorentino di Careggi è morto per una reazione allergica in seguito ad una trasfusione sbagliata. Al paziente sarebbe stato somministrato sangue di un gruppo sanguigno diverso dal suo e destinato ad un'altra persona. La Regione Toscana e l'Azienda ospedaliera di Careggi hanno già avviato un'inchiesta interna. Intanto è stato informato anche il ministero della Salute.
Il
malato era ricoverato in gravi condizioni per un problema
cardiocircolatorio nel reparto di chirurgia vascolare. Lì, per motivi
ancora da accertare, si sarebbe verificato uno scambio di persona che ha
portato al tragico epilogo. Il sangue di un gruppo diverso dal suo ha
scatenato una reazione allergica provocando una serie diffusa di
coaguli. Due giorni dopo la trasfusione, l'uomo, che era già in
condizioni precarie di salute, è morto. Il reparto fa parte del
dipartimento cardiologico diretto dal preside di medicina e chirurgia
dell'Ateneo fiorentino, Gianfranco Gensini.
Il precedente del 2007
Nel 2007, sempre al Careggi vennero trapiantati su tre persone organi di un donatore affetto da hiv. Dopo quel caso, la Regione Toscana modificò la normativa di analisi delle condizioni di salute dei donatori sotto la guida del Centro nazionale trapianti. Nel 2008, il ministero della Salute emanò linee guida molto severe anche le trasfusioni. Gli errori commessi in questo ambito vengono ritenuti particolarmente gravi proprio perché rispettando queste regole sono evitabili.
Il precedente del 2007
Nel 2007, sempre al Careggi vennero trapiantati su tre persone organi di un donatore affetto da hiv. Dopo quel caso, la Regione Toscana modificò la normativa di analisi delle condizioni di salute dei donatori sotto la guida del Centro nazionale trapianti. Nel 2008, il ministero della Salute emanò linee guida molto severe anche le trasfusioni. Gli errori commessi in questo ambito vengono ritenuti particolarmente gravi proprio perché rispettando queste regole sono evitabili.
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