WINDHOEK - Una storia agghiacciante ci arriva dallo stato africano della Namibia, dove tre donne sona state sottoposte ad un trattamento che le ha rese sterili a loro insaputa, perchè sieropositive. Purtroppo ci sono molti casi simili che attendono di essere giudicati dalle corti namibiane,
ieri c’è stata la prima condanna. Secondo gli attivisti, che hanno
plaudito alla sentenza, sono diversi i casi di donne sieropositive che
si sono rivolte agli ospedali locali, alle quali è stata fatta firmare
una liberatoria e poi sono state sottoposte a sterilizzazione senza esserne informate.
Circa il 10% della popolazione namibiana convive con il virus, ma la pratica non può essere giustificata con la pretesa d’impedire il contagio dalle madri ai figli, che si può evitare con la somministrazione di farmaci e attenzione al momento del parto. Il ricorso a tale pratica, illegale e immorale per come è stata ricostruita dei giudici, sembra echeggiare le stesse motivazioni con le quali, per decenni, paesi come la Svezia hanno sterilizzato le donne diversamente abili o con gravi problemi mentali per “curare” la società dalla loro presenza e dal loro peso.
In Namibia però il caso non ha suscitato polemiche sul razzismo, anche se inevitabilmente le donne vittime della pratica sono solo quelle nere e povere.
Circa il 10% della popolazione namibiana convive con il virus, ma la pratica non può essere giustificata con la pretesa d’impedire il contagio dalle madri ai figli, che si può evitare con la somministrazione di farmaci e attenzione al momento del parto. Il ricorso a tale pratica, illegale e immorale per come è stata ricostruita dei giudici, sembra echeggiare le stesse motivazioni con le quali, per decenni, paesi come la Svezia hanno sterilizzato le donne diversamente abili o con gravi problemi mentali per “curare” la società dalla loro presenza e dal loro peso.
In Namibia però il caso non ha suscitato polemiche sul razzismo, anche se inevitabilmente le donne vittime della pratica sono solo quelle nere e povere.
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