"Le cose vanno bene, al punto che ora stiamo pensando di sposarci. Ginevra ci
porterà le fedi e sarà un giorno memorabile, per tutti. Dopo la
tempesta, è uscito il sole", è orami sorpassata la lunga crisi che c'è
stata fra gli ex "U&D" Salvatore Angelucci e Karina Casella. I due si erano conosciuti sotto i riflettori del programma della De Filippi, per poi aver una bambina, Ginevra.
Dopo la nascita della piccola però qualcosa non ha funzionato nel rapporto: "Di punto in bianco - ha dichiarato a "DiPiù" - mi sono sentito chiuso, in gabbia. Avevo una compagna che amavo, una bambina bellissima, eppure nemmeno a Milano mi sentivo felice. Non potevo più invitare nessuno a casa, organizzare cene come in passato, oppure uscire senza pensieri. Non capivo se fosse una condizione buona o cattiva, non riuscivo ad abituarmi alla mia nuova vita".
Poi tutto è rientrato ("una volta che ero lontano per lavoro, è stato come se improvvisamente capissi che la mia vita era bellissima. È stato un vero e proprio miracolo d'amore"), anche grazie alla piccola: "Ho pensato a Karina, a Ginevra, ai sorrisi di entrambe. Poi a noi, a tutti e tre, a quando Karina mi ha detto che era incinta, al momento del parto e a quando ho cambiato il primo pannolino di nostra figlia. Mi trovavo fuori per lavoro, forse ho pianto. La cosa certa è che ho preso il cellulare e ho telefonato a Karina. Quando lei ha risposto l'ho chiamata con un nomignolo che solo noi conosciamo. Lei ha capito, in quello stesso momento ha capito che ero tornato da lei. Quando sono rientrato a Milano ci siamo ritrovati. Ora eccoci qui, in ferie a Riccione, questa volta più uniti che mai".
Dopo la nascita della piccola però qualcosa non ha funzionato nel rapporto: "Di punto in bianco - ha dichiarato a "DiPiù" - mi sono sentito chiuso, in gabbia. Avevo una compagna che amavo, una bambina bellissima, eppure nemmeno a Milano mi sentivo felice. Non potevo più invitare nessuno a casa, organizzare cene come in passato, oppure uscire senza pensieri. Non capivo se fosse una condizione buona o cattiva, non riuscivo ad abituarmi alla mia nuova vita".
Poi tutto è rientrato ("una volta che ero lontano per lavoro, è stato come se improvvisamente capissi che la mia vita era bellissima. È stato un vero e proprio miracolo d'amore"), anche grazie alla piccola: "Ho pensato a Karina, a Ginevra, ai sorrisi di entrambe. Poi a noi, a tutti e tre, a quando Karina mi ha detto che era incinta, al momento del parto e a quando ho cambiato il primo pannolino di nostra figlia. Mi trovavo fuori per lavoro, forse ho pianto. La cosa certa è che ho preso il cellulare e ho telefonato a Karina. Quando lei ha risposto l'ho chiamata con un nomignolo che solo noi conosciamo. Lei ha capito, in quello stesso momento ha capito che ero tornato da lei. Quando sono rientrato a Milano ci siamo ritrovati. Ora eccoci qui, in ferie a Riccione, questa volta più uniti che mai".
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