mercoledì 11 luglio 2012

"UCCISA A VANGATE DA MARITO E AMANTE". I TRE VIVEVANO NELLA STESSA CASA

TRAPANI - Si accusarno a vicenda di un crimine orribile che, secondo i magistrati, avrebbero commesso insieme. Salvatore Savalli e Giovanna Purpura avrebbero assassinato a colpi di vanga la moglie dell'uomo, Maria Anastasi, incinta al nono mese uccisa e bruciata nelle campagne di Trapani.
Dopo il fermo di Savalli, finito in carcere giovedì notte, al termine di un lunghissimo interrogatorio, oggi è toccato alla donna, l'amante che aveva imposto a casa e che l'avrebbe aiutato a eliminare la vittima. Un provvedimento, quello disposto dalla Procura di Trapani, deciso non solo per la gravità del delitto, ma anche per il rischio concreto che la Purpura, che prima della convivenza non aveva una abitazione fissa ed aveva trascorso diverso tempo in una comunità, potesse lasciare la città per evitare le manette.

OGGI CONVALIDA DEL FERMO. Oggi il procuratore Marcello Viola chiederà la convalida del fermo. Il gip dovrà pronunciarsi entro 48 ore. Savalli e la donna sono accusati di omicidio premeditato con l'aggravante della crudeltà. Per mesi inseparabili, i due amanti, arrivati ad imporre alla vittima e ai suoi tre figli una convivenza molto tesa, cercano di evitare l'ergastolo addossando l'uno sull'altra la colpa del delitto. Su una cosa sola i loro racconti convergono: il pomeriggio di martedì scorso marito, moglie e amante sono usciti per comprare un decoder.

I RACCONTI. Poi in macchina sono andati in campagna. «Scese dall'auto la Purpura ha colpito mia moglie alla testa con una vanga che avevamo», dice Savalli che sostiene di non essere riuscito a fermare l'amante. Ma il racconto non convince i pm visto che la donna è stata ferita da una decina di colpi al cranio e quindi il marito sarebbe potuto intervenire. Purpura, invece, sostiene che da giorni l'amante le ripeteva che aveva un piano per assassinare la moglie e che lei, invano, aveva tentato di fermarlo. Il giorno del delitto Savalli sarebbe sceso dall'auto con la moglie e l'avrebbe uccisa spaccandole la testa: la Purpura sotto choc non sarebbe riuscita a fermarlo. Anche le parole della donna lasciano dubbi agli inquirenti: perchè andare in campagna coi due, si chiedono, sapendo quali erano le intenzioni del marito?

MISTERO. Un giallo, dunque, risolto solo in parte sul quale i magistrati continuano a lavorare. Anche risentendo i figli della donna assassinata che hanno consentito la svolta nel caso. Il padre li aveva costretti a dare una versione dei fatti che lo scagionava: solo il coraggio della ragazzina adolescente, che ha raccontato che i tre si erano allontanati insieme e che Savalli aveva con sè della benzina, ha aiutato i pm a fare chiarezza. Lei e i due fratelli verranno probabilmente affidati a una comunità.

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