BERGAMO - È slittata ancora l'archiviazione per Mohammed Fikri: prima dovrà essere esclusa categoricamente la presenza del suo dna dal corpo di Yara Gambirasio.
Questa mattina il piastrellista marocchino arrestato per una intercettazione telefonica che si era poi rivelata tradotta male è comparso in udienza assieme al legale della famiglia Gambirasio, l'avvocato Enrico Pelillo, e al genetista Giorgio Portera, consulente dei genitori della tredicenne di Brembate Sopra (Bergamo). L'extracomunitario, che la sera della scomparsa di Yara (il 26 novembre 2010) si trovava al lavoro nel cantiere di Mapello dove poi portarono i cani molecolari, non può dunque ancora dirsi, per il momento, fuori dall'inchiesta, benchè i primi accertamenti genetici avessero già escluso il suo coinvolgimento nell'omicidio di Yara. Tanto che il pm Letizia Ruggeri ne aveva già chiesto l'archiviazione, ma il gip Ezia Maccora aveva replicato chiedendo di poter leggere ulteriore documentazione sul caso, come per esempio la relazione sull' autopsia, che non le era stata inviata.
Questa mattina il piastrellista marocchino arrestato per una intercettazione telefonica che si era poi rivelata tradotta male è comparso in udienza assieme al legale della famiglia Gambirasio, l'avvocato Enrico Pelillo, e al genetista Giorgio Portera, consulente dei genitori della tredicenne di Brembate Sopra (Bergamo). L'extracomunitario, che la sera della scomparsa di Yara (il 26 novembre 2010) si trovava al lavoro nel cantiere di Mapello dove poi portarono i cani molecolari, non può dunque ancora dirsi, per il momento, fuori dall'inchiesta, benchè i primi accertamenti genetici avessero già escluso il suo coinvolgimento nell'omicidio di Yara. Tanto che il pm Letizia Ruggeri ne aveva già chiesto l'archiviazione, ma il gip Ezia Maccora aveva replicato chiedendo di poter leggere ulteriore documentazione sul caso, come per esempio la relazione sull' autopsia, che non le era stata inviata.
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