lunedì 6 agosto 2012

GF1, SERGIO VOLPINI: "INGABBIATO NEL PERSONAGGIO. MI HANNO ANCHE PICCHIATO"



ANCONA - "L'episodio che mi fece capire che dovevo abbandonare la nave prima di schiantarmi sugli scogli risale al 2006. Fu un episodio per me dolorosissimo, determinante", Sergio Volpini, l'Ottusangolo (soprannome inventato dalla Gialappa's Band) del primo Grande Fratello, racconta quanto gli è accaduto dopo il reality: "Avevo sostenuto un provino per un film - ha raccontato a "DiPiù" - In quell'occasione portai il monologo dell'attore Edward Norton nella scena più importante del capolavoro cinematografico La venticinquesima ora. Al regista piacque molto quella interpretazione e mi disse che il ruolo sarebbe stato mio. Ma quando venne interpellato il produttore, lui rispose senza pensarci un attimo, quasi stizzito: "Volpini, l'ottusangolo? Ma siamo impazziti, non è credibile per il personaggio che deve interpretare. Ci rimasi malissimo, allora capii che nella vita c'è un limite che non i deve mai superare".
All'uscita dalla Casa tutto andava bene ("Sì, anche se non tantissimi. Non arrivavo ai compensi di Pietro Taricone, però il mio nome era molto richiesto nei locali e nei programmi televisivi. All'inizio no, ma con il tempo ho capito che, mio malgrado, dentro la Casa ero diventato un personaggio. Merito della Gialappa's e di quel soprannome che era diventato il mio marchio di fabbrica. Ormai ero più famoso come "ottusangolo" . che come Sergio Volpini, fila a me all'epoca stava bene così. Mi divertivo, ero pieno di donne. E molte altre avrebbero fatto carte false per avere un' avventura con me.(...) E i guadagni di quel primo anno rendevano tutto ancora più facile. I miei compensi di una serata equivalevano allo stipendio mensile di un impiegato. Poi, però, dopo nemmeno due anni tutto iniziò a rallentare. E di molto. Anche per quanto riguardava i soldi. Tutti quelli che mi incontravano erano convinti che fossi ricco. Invece, grazie al fatto di essere una brava "formichina", riuscivo semplicemente ad amministrarmi bene"), ma si è accorto che era la fama non sarebbe durata per sempre: "Ricordo la prima frattura con la popolarità", dopo la Una notte del 2002, in casa mia a Milano, la città nella quale nel frattempo mi ero trasferito, parlai a lungo con un amico. A cuore aperto gli dissi. "Guadagno, interpreto televendite, spot pubblicitari, la gente mi riconosce per strada. Per molti sono diventato addirittura un confidente: mi raccontano tutti i loro fatti privati, fanno domande dirette su di me, sulla mia vita. È tutto bello, ma io inizio a non farcela più. Non è questo ciò che voglio. A me interessa recitare nel cinema, essere stimato e apprezzato come attore, non come "ottusangolo". Così non può più andare avanti. In questo modo mi sto perdendo, sto perdendo la mia dignità. Devo provare a cambiare". il mio amico mi rispose secco: "Stacca per un periodo, parti, fatti un viaggio". Gli diedi retta. il giorno dopo prenotai un volo per Barbados".
Lui stesso era stanco: " Tra il 2003 e il 2004 capii che era finita la mia "preistoria". Non volevo più rimanere ingabbiato in quel personaggio, dovevo liberarmene. Iniziavo a essere insofferente. anche nei confronti del pubblico". Non accettavo più gli insulti delle persone che mi chiamavano "ottusangolo" aggiungendo epiteti irripetibili. Prima ci ridevo su, facendo finta di niente. Poi ho iniziato a dire "basta". Anche perché in un paio di occasioni, durante dei concerti rock, venni anche picchiato. E sa perché? Solo perché ero stato un concorrente del Grande Fratello e ad alcuni risultavo antipatico".
Ora il suo lavoro è lontano dal mondo dello spettacolo: "Metto in contatto un'azienda  straniera con prestigiosi marchi italiani. Procuro contatti e contribuisco a scoprire talenti nel mondo della moda. Sono spesso in viaggio, ma la mia base resta Sirolo. Per un solitario come in fondo sono io, per uno che ama il mare, è il posto ideale in cui vivere".

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