BELLUNO - Un cartone del latte con sgradita sorpresa quello acquistato
da una donna di Ponte nelle Alpi alla Cooperativa di Alleghe.
Per lei il cappuccino si è trasformato in un disgustoso incubo: aperta la confezione, ci ha trovato dentro un topo morto.
«Indescrivibile l'odore emanato dalla carcassa del roditore» ha raccontato la donna subito colpita da forte nausea al Gazzettino. L'animale era in stato di decomposizione «ma ancora intero». «Non usciva che una minima quantità di latte - racconta la malcapitata cliente - così ho allargato l'apertura fino a dover tagliare di netto la parte superiore del cartone». «Al malessere si aggiunge però ora anche il dispiacere se non la rabbia per il seguito» aggiunge la testimone. Dopo la tempestiva segnalazione alla Cooperativa di San Vito, che gestisce anche l'esercizio di Alleghe, la donna è stata contattata solo nel tardo pomeriggio di ieri e non per ricevere delle scuse, ma con l'invito ad inviare una documentazione fotografica a riprova della veridicità della sua disavventura.
«Oltre il danno anche la beffa - sbotta la vittima - visto che anziché le scuse del caso ho ottenuto solo una richiesta di ufficio per dimostrare ancora quanto è invece (spero ancora per poco) conservato, mio malgrado, in frigo». «Nessuna lamentela per il negozio che si è dimostrato pronto e attento come di consuetudine, ma dalla direzione della centrale del latte un po’ più di efficienza e cortesia me la sarei aspettata», commenta a denti stretti la donna. «Non resta che segnalare il caso ai Nas, confidando che almeno loro siano più celeri e attenti della rete che gestisce la fornitura».
Per lei il cappuccino si è trasformato in un disgustoso incubo: aperta la confezione, ci ha trovato dentro un topo morto.
«Indescrivibile l'odore emanato dalla carcassa del roditore» ha raccontato la donna subito colpita da forte nausea al Gazzettino. L'animale era in stato di decomposizione «ma ancora intero». «Non usciva che una minima quantità di latte - racconta la malcapitata cliente - così ho allargato l'apertura fino a dover tagliare di netto la parte superiore del cartone». «Al malessere si aggiunge però ora anche il dispiacere se non la rabbia per il seguito» aggiunge la testimone. Dopo la tempestiva segnalazione alla Cooperativa di San Vito, che gestisce anche l'esercizio di Alleghe, la donna è stata contattata solo nel tardo pomeriggio di ieri e non per ricevere delle scuse, ma con l'invito ad inviare una documentazione fotografica a riprova della veridicità della sua disavventura.
«Oltre il danno anche la beffa - sbotta la vittima - visto che anziché le scuse del caso ho ottenuto solo una richiesta di ufficio per dimostrare ancora quanto è invece (spero ancora per poco) conservato, mio malgrado, in frigo». «Nessuna lamentela per il negozio che si è dimostrato pronto e attento come di consuetudine, ma dalla direzione della centrale del latte un po’ più di efficienza e cortesia me la sarei aspettata», commenta a denti stretti la donna. «Non resta che segnalare il caso ai Nas, confidando che almeno loro siano più celeri e attenti della rete che gestisce la fornitura».
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