ROMA - "Un po' d'affanno si avverte", dopo tanti anni il protagonista dei "Cesaroni" Claudio Amendola comincia
a sentire il peso della serie:
"Diventa pesante - ha dichiarato a "Diva
e donna" - Ogni serie dura dieci mesi, aumentano gli episodi.
"L'abbiamo già fatta sei volte 'sta cosa", ti ritrovi a pensare".Anche i rapporti con li altri attori sono un pò tesi ("si deteriorano dopo tanti anni, le persone cambiano") ma ancora non è il tempo di dire addio alla famiglia della Garbatella: "Per quanto mi riguarda no. Ci sarà una sesta serie. Sono debitore a I Cesaroni. Mi hanno dato la serenità economica e il successo popolare. Non posso permettermi di rinunciare a un contratto come questo. Poi, senza I Cesaroni, tanta gente va a casa. Penso alle maestranze, alle loro famiglie".
Senza di lui in fondo il serial non andrebbe in onda (" Probabilmente è così, ma non per me, è per il peso del mio personaggio"), ma con il personaggio che interpreta a poco da spartire: "Con Giulio ho in comune le qualità leali, schiette, rustiche della romanità. Per il resto, lui è l'opposto di me. Non si sente all'altezza, come uomo e come marito. Ed è molto più buono di me. lo sono più incattivito, più freddamente cinico. Si vive meglio".
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