PADOVA - S'era impiccato per gioco, e dopo sette giorni di agonia è
morto. La tragedia è avvenuta a Selvazzano (Padova): il bimbo di 11 anni
era rimasto in fin di vita dopo aver appeso per gioco una corda al
lucernaio di casa, per simulare la sua impiccagione. Il piccolo, che
abitava con la famiglia, nel terribile gioco aveva subito dei danni
cerebrali perché per dieci lunghissimi minuti è rimasto appeso alla
corda privo di ossigeno, prima di essere liberato dai genitori.
All'arrivo dei soccorritori, è stato sottoposto a massaggio cardiaco. A
dare l'allarme ai familiari è stato il fratello di 13 anni, che giocava a
poca distanza.
I SUOI ORGANI VERRANNO ESPIANTATI I genitori del bimbo impiccato per gioco hanno acconsentito all'espianto degli organi. Loro figlio è rimasto ricoverato nel reparto di terapia intensiva pediatrica dell’Azienda ospedaliera di Padova da lunedì 15 ottobre.
I SUOI ORGANI VERRANNO ESPIANTATI I genitori del bimbo impiccato per gioco hanno acconsentito all'espianto degli organi. Loro figlio è rimasto ricoverato nel reparto di terapia intensiva pediatrica dell’Azienda ospedaliera di Padova da lunedì 15 ottobre.
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