mercoledì 24 ottobre 2012

DEBITO RECORD, ITALIA QUASI COME LA GRECIA. NAPOLITANO: "NON CHIEDEREMO AIUTI A BCE"



MILANO - Piazza Affari riduce le perdite e riagguanta la parità insieme alle altre Borse europee, passate positive sulla scia dei futures sui principali indici americani. Il contratto più scambiato sull'S&P 500 guadagna lo 0,19% alle 11.07. A Milano Ftse Mib -0,01% e All Share +0,08%. A Parigi Cac +0,35%; a Francoforte Dax +0,15%; ad Amsterdam Aex +0,31%; a Londra Ftse +0,06%; a Bruxelles Bel 20 +0,16%. Negative Zurigo, con lo Smi a -0,26%; Lisbona con il Psi 20 a -0,38% e Madrid, con l'Ibex a -0,25%. Lo spread tra Btp e i Bund tedeschi a dieci anni, dopo aver aperto a 327,32 punti, ora è a 332,48 punti.

DEBITO ITALIA RECORD
Nuovo record per il debito pubblico italiano, che nel secondo trimestre del 2012 è schizzato al 126,1% del Pil. Sono i dati resi noti da Eurostat. Nel primo trimestre aveva già raggiunto il picco di 123,7%, il più alto dal '95 quando era al 120,9%.
L'Italia si conferma seconda solo alla Grecia, il cui debito è ora al 150,3%. In termini assoluti, il debito italiano nel secondo trimestre dell'anno in corso è stato di 1.982.239 milioni di euro, contro i 1.954.490 del trimestre precedente e i 1.910.024 del secondo trimestre 2011. Il debito italiano è cresciuto di 2,3 punti percentuali di Pil rispetto ai tre mesi precedenti e di 4,4 rispetto al secondo trimestre 2011, quando era al 121,7%.
L'Italia ha però prestato ai Paesi dell'Eurozona in difficoltà (Grecia, Portogallo e Irlanda) l'equivalente dell'1,9% del Pil. Il rapporto debito-Pil, ricorda Eurostat, è calcolato sulla base della somma del Pil degli ultimi quattro trimestri. Sul dato del secondo trimestre 2012 pesa quindi anche la dinamica negativa della crescita.

SALE IL DEBITO DELL'EUROZONA
Sale ancora il debito dell'eurozona, che raggiunge quota 90% del pil nel secondo trimestre, dall'88,2% dei tre mesi precedenti. Sono i dati diffusi da Eurostat. Il rapporto debito/pil continua a salire anche nell'Ue nel suo complesso, dove è passato dall'83,5% del primo trimestre all'84,9% del secondo.
Marcato anche l'incremento del rapporto debito/pil rispetto al secondo trimestre del 2011, quando nell'eurozona era all'87,1% (contro il 90% di un anno dopo), e nell'Ue a 27 paesi all'81,4% (contro l'84,9%). La quota del pil di prestiti intergovernativi ai paesi in difficoltà è stata pari nel secondo semestre all'1,6% del pil dell'eurozona e all'1,2% dell'Ue nel suo complesso. Questi prestiti, però, precisa Eurostat, «sono stati detratti dal debito dell'Ue-17 e dell'Ue-27».

NAPOLITANO: NON CHIEDEREMO AIUTO A BCE
«Fino ad ora l'Italia non ha ricevuto un solo euro dall'Europa e non è prevedibile, nè all'ordine del giorno, nessuna richiesta di aiuti». Lo ha assicurato Giorgio Napolitano oggi dall'Aja.

ITALIA TOP PER LE ENTRATE FISCALI
Italia al top nell'area Ocse per le entrate fiscali. Mentre la media si attesta al 34% del Pil nel 2011, in Italia è di circa nove punti percentuali in più, al 42,9%, secondo il rapporto annuale dell'organizzazione parigina. Davanti all'Italia ci sono solo il Belgio in terza posizione, la Francia e la Danimarca.

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