martedì 23 ottobre 2012

LEGGE STABILITÀ, IMU A RISCHIO AUMENTO. BANKITALIA: "ABBASSARE PRESSIONE FISCALE"



ROMA - «Il fronte principale su cui si giocano oggi la sostenibilità del debito pubblico e il rapporto con gli investitori finanziari internazionali è quello delle riforme strutturali e delle politiche per la crescita economica». «Abbassando la pressione fiscale sui contribuenti in regola» si può riavviare la crescita economica. Lo afferma il vice direttore di Bankitalia, Salvatore Rossi in audizione sulla Legge di Stabilità alla Camera. Rossi indica nella lotta all'evasione, in una nuova composizione del prelievo e nell'efficienza dei servizi la strada per la riduzione.
«Sappiamo che la maggior sfida per il futuro sta nel riavviare la crescita economica - afferma Rossi nelle conclusioni del suo intervento - Il bilancio pubblico può favorirla abbassando la pressione fiscale sui contribuenti in regola, grazie anche a una forte azione di contrasto all'evasione fiscale, ripensando la composizione del prelievo e la struttura delle imposte, accrescendo l'efficienza nella produzione dei servizi pubblici».
«L'evasione dell'Iva resta molto ampia: aumentare il peso di questa imposta sul totale delle entrate richiede un rafforzamento dell'azione di contrasto all'evasione», afferma Rossi. «La conferma dell'aumento permanente di un punto percentuale delle aliquote Iva - dice Rossi - riflette l'esigenza di ridurre il disavanzo di bilancio limitando gli effetti distorsivi sull'economia».
Le misure sull'Irpef, afferma ancora, compensano parte del drenaggio fiscale dell'ultimo quinquennio e riducono leggermente il cuneo fiscale sul lavoro, ma non arrecano benefici ai contribuenti con redditi inferiori alla soglia di esenzione dall'imposta.

RISCHIO DI AUMENTO DELL'IMU E DELLE TARIFFE
C'è il «rischio» di un aumento dell'Imu e delle tariffe comunali per compensare «i tagli di spesa e i nuovi aggravi» derivanti dalla legge di stabilità che riguardano le amministrazioni locali. Lo ha detto il presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino, in audizione alle commissioni Bilancio di Camera e Senato.Giampaolino ha indicato tre «rischi che sembrano emergere dal provvedimento». Oltre all'aumento dell'Imu e delle tariffe comunali, il presidente della Corte dei Conti ha indicato «il rischio di un deterioramento della 'tax compliancè, sia in conseguenza del depotenziamento del contrasto di interessi prodotto dai tagli a detrazioni e deduzioni di spesa in settori ad elevato rischio di evasione, sia per le ricadute negative che la deroga ai principi dello Statuto dei contribuenti potrebbe produrre sulla trasparenza e sulla lealtà nel rapporto fisco-contribuente». Il terzo rischio indicato da Giampaolino riguarda «l'incertezza circa la natura degli oneri detraibili e deducibili su cui opereranno i tagli del disegno di legge (franchigia e tetto alla spesa complessivamente detraibili). Pur trattandosi di un intervento di dimensioni complessive limitate - ha osservato - va chiarito se siano interessati dalla manovra interventi agevolativi suscettibili di revisione o soppressione o, invece, elementi strutturali dell'assetto Irpef, che insieme alle aliquote e agli scaglioni configurano l'equilibrio dell'imposta».

ISTAT: ECONOMIA IN RIPRESA
L'economia italiana mostra i primi segnali di ripresa. Il presidente dell'Istat, Enrico Giovannini, ricorda che in occasione della valutazione della Nota di Aggiornamento del Def «si segnalava come l'analisi della congiuntura rivelasse alcuni primi, seppur timidi, segnali positivi. Ulteriori segnali incoraggianti, ancorchè non univoci, sono emersi anche nelle ultime settimane», ha detto oggi nel corso di un'audizione in Parlamento sulla Legge di Stabilità.

MENO BENEFICI A FAMIGLIE CON FIGLI
«Le famiglie con figli, in particolare se minori, risultano avere benefici inferiori rispetto alla media del quintile di appartenenza». «Il risultato - ha spiegato il presidente dell'Istat, Enrico Giovannini - dipende dal più alto rapporto fra il numero di persone che generano spese deducibili e detraibili e il numero di percettori che caratterizza queste famiglie. Le modifiche dell'Irpef penalizzano i primi e attribuiscono vantaggi solo ai secondi, attraverso la riduzione delle aliquote».
Giovannini rileva anche che «lo svantaggio relativo delle famiglie con figli risulta più evidente se questi sono di minore età, o comunque ancora impegnati negli studi o non economicamente autosufficienti, poichè si lega al fatto che la cura dei figli riduce le probabilità di occupazione delle madri (e, per quelle occupate, costituisce un ostacolo al conseguimento di maggiori guadagni)».

RISPARMIO AI MINIMI STORICI
«Segnali di sofferenza permangono dal lato delle famiglie: nel secondo trimestre il loro potere d'acquisto si è ridotto dell'1,6% rispetto al trimestre precedente e del 4,1% rispetto al secondo trimestre del 2011, portando al 3,5% la perdita di potere d'acquisto rispetto ai primi sei mesi del 2011», ha detto Giovannini, aggiungendo che la propensione al risparmio delle famiglie ha toccato «il minimo storico assoluto».

L'AUMENTO DELL'IVA
L'aumento dell'Iva, incluso nella Legge di Stabilità, «interesserà prezzi di beni e servizi relativi a quasi l'80% della spesa per consumi», ha detto Giovannini.

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