lunedì 22 ottobre 2012

MILANO,3MINORI VIOLENTATI PER ANNI DAL VICINO




Tre ragazzini, due dodicenni e un tredicenne, sono stati violentati per anni da un conoscente che abita nello stesso quartiere in cui vivono con i genitori. I carabinieri di Seregno (Milano) hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare della Procura della Repubblica di Monza nei confronti del presunto violentatore, un 26enne di Seregno, incensurato e impegnato nelle attività sociali. I tre avrebbero subito le violenze sessuali da almeno 3 anni.
La tragica verità è venuta dunque a galla dopo anni di sevizie subite dai bambini ad opera di un uomo praticamente insospettabile. Sembra che a smascherarlo sia stato un episodio avvenuto durante una manifestazione in una chiesa, proprio la parrocchia dove l'arrestato svolge le sue attività di carattere sociale.

Secondo i primi particolari dell'indagine resi noti dai carabinieri del gruppo di Monza sulla vicenda la verità è emersa nel corso di una premiazione in quella parrocchia. Durante l'evento il pedofilo si è avvicinato a uno dei ragazzini premiati, proprio una delle sue tre vittime, per congratularsi con lui, e questo ha ritratto la mano allontanandosi senza dirgli una parola.

"Un particolare che non è sfuggito ai parenti e agli amici della vittima - spiega un investigatore - che ne hanno parlato tra di loro, decidendo poi di chiedere spiegazioni al ragazzino. E' stato allora che, interpellato, questi ha rivelato di detestare quell'uomo per quello che gli aveva fatto". Da questa vicenda è scattata la prima denuncia, in seguito alla quale sono stati trovati riscontri anche sulle altre due giovanissime vittime.

Il pedofilo era il "babysitter" dei tre minorenni
Si è inoltre appreso che il giovane arrestato era il babysitter dei tre ragazzini. Dall'indagine emerge che l'uomo, di famiglia benestante e formalmente ancora studente, frequentava sì la parrocchia, ma non è attraverso la chiesa che aveva conosciuto o trovato modo di restare a contatto con i tre minori.

Non si esclude che le violenze sui tre ragazzini siano cominciate un paio di anni prima dei tre accertati dalle indagini.

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