Ventinove settembre 2012, è questa la data in cui è iniziato tutto. Un movimento nato su Facebook per mobilitare le persone e manifestare contro la “casta” e lavorare per riappropriarsi della sovranità popolare. Di buon mattino si sono presentati davanti piazza Montecitorio a Roma con tende da campeggio e sacchi a pelo, all'inizio erano solo una decina di persona, ma già nella serata del 29 settembre erano in 300 ad urlare un disagio che è comune in tutta Europa.
“Siamo cittadini italiani, padri e madri, figli e nipoti che da diversi
mesi condividiamo non solo a livello virtuale determinati ideali,
abbiamo già proposto in passato alcuni eventi che ci hanno portato in
tante piazze italiane, […] Noi siamo tutti leader di noi stessi,
vogliamo ritornare ad avere una sovranità popolare. Il cambiamento parte
da noi. Stiamo ricevendo molta solidarietà ed invitiamo tutti ad unirsi
a noi.” Questo si legge nella pagina “non pagina” Facebook ed è con questo spirito che ancora oggi, giovedì 04 ottobre sono lì. Sono in piazza Montecitorio
distribuiscono fiori e volantini e si fanno voce di un popolo che forse
voce non ne ha più. Con il passare dei giorni, il loro messaggio sta
facendo il giro del web, molte radio gli hanno dato spazi e voci ma
nessun media nazionale racconta racconta quello che sta accadendo.
Obbiettivo, dunque, è quello di dire “NO” agli sprechi e al magna magna della casta, alla crisi e alle politiche di austerità, ai sistemi finanziari e alle banche, alle riforme e ai tagli dell'esecutivo Monti. Una protesta sulla scia di quelle avvenute, ed ancora in corso, nelle piazze europee di Madrid, Lisbona, Parigi ed Atene, a tutt'oggi invase da una vera e propria marea umana che ha additato i propri governi come principali responsabili della recessione economica globale, ma su un punto sono chiarissimi e lo ribadiscono ad ogni occasione: “ Ci dissociamo da qualsiasi atteggiamento di violenza e attraverso il nostro servizio d'ordine, costituito dai membri attivi della nostra squadra, garantiremo e vigileremo per fare in modo che nessun infiltrato possa causare danni ai nostri eventi. Chiunque parteciperà al fine di danneggiare cose e/o persone sarà da noi stessi consegnato alle Forze dell'Ordine”. Nessun intento violento, nessun partito alle spalle, nessuna bandiera se non quella italiana, il Tricolore. Solo uomini e donne, padri e madri, nonni e nonne, ragazzi e ragazze coesi sotto un unico obbiettivo, cacciare la “casta” da Montecitorio. Il loro slogan campeggia forte e chiaro nella piazza sotto gli sguardi di turisti, e non solo, curiosi o indifferenti “Se non sei parte della soluzione allora sei parte del problema”. Invitano il popolo tutto ad “uscire” dal virtuale luogo in cui il dissenso ed il disagio italiano ha molta risonanza. Moltissimi i commenti di chi non ce la fa più a vivere in questa crisi su larga scala e allora ecco l'invito “Venite a Roma o scendete nelle vostre piazze, facciamo il miracolo”. Questo è solo uno dei molti appelli che lanciano al popolo d'Italia, quello che desiderano è l'unione. Non c'è destra, non c'è sinistra, non c'è centro, esistono molti, forse troppi, movimenti divisi uno dall'altro eppure tutti vogliono la stessa cosa, unirsi è la soluzione; così in queste ore al gruppo originario di circa venti persone che hanno iniziato il presidio, si stanno aggiungendo numerosi altri movimenti e/o gruppi, ma anche i singoli cittadini provenienti da tutta Italia, fra loro c'è anche un ragazzo di 14 anni, munito di permesso scritto dei genitori in quanto minorenne, arriva da Palermo ed è lì per difendere il suo paese e come lui ce ne sono molti altri che hanno lasciato a casa le loro famiglie, sono senza soldi, senza cibo e senza ricambi d'abito, senza possibilità di lavarsi, armati solo di tanto coraggio.
Net1news ha parlato al telefono con uno degli organizzatori ed in esclusiva vi diciamo che è questione di ore e saranno raggiunti da alcuni membri dell'Alcoa provenienti dalla Sardegna ed è in corso di lavori l'unificazione dei movimenti europei. Catena Umana intorno al Parlamento è in contatto con gli italiani all'estero che fanno parte di quei movimenti che nei giorni scorsi hanno fatto sì che milioni di persone invadessero le piazze d'Europa, Grecia, Spagna, Portogallo, Belgio. L'obbiettivo? Portare la mobilitazione direttamente al Parlamento Europeo entro la fine dell'anno.
Obbiettivo, dunque, è quello di dire “NO” agli sprechi e al magna magna della casta, alla crisi e alle politiche di austerità, ai sistemi finanziari e alle banche, alle riforme e ai tagli dell'esecutivo Monti. Una protesta sulla scia di quelle avvenute, ed ancora in corso, nelle piazze europee di Madrid, Lisbona, Parigi ed Atene, a tutt'oggi invase da una vera e propria marea umana che ha additato i propri governi come principali responsabili della recessione economica globale, ma su un punto sono chiarissimi e lo ribadiscono ad ogni occasione: “ Ci dissociamo da qualsiasi atteggiamento di violenza e attraverso il nostro servizio d'ordine, costituito dai membri attivi della nostra squadra, garantiremo e vigileremo per fare in modo che nessun infiltrato possa causare danni ai nostri eventi. Chiunque parteciperà al fine di danneggiare cose e/o persone sarà da noi stessi consegnato alle Forze dell'Ordine”. Nessun intento violento, nessun partito alle spalle, nessuna bandiera se non quella italiana, il Tricolore. Solo uomini e donne, padri e madri, nonni e nonne, ragazzi e ragazze coesi sotto un unico obbiettivo, cacciare la “casta” da Montecitorio. Il loro slogan campeggia forte e chiaro nella piazza sotto gli sguardi di turisti, e non solo, curiosi o indifferenti “Se non sei parte della soluzione allora sei parte del problema”. Invitano il popolo tutto ad “uscire” dal virtuale luogo in cui il dissenso ed il disagio italiano ha molta risonanza. Moltissimi i commenti di chi non ce la fa più a vivere in questa crisi su larga scala e allora ecco l'invito “Venite a Roma o scendete nelle vostre piazze, facciamo il miracolo”. Questo è solo uno dei molti appelli che lanciano al popolo d'Italia, quello che desiderano è l'unione. Non c'è destra, non c'è sinistra, non c'è centro, esistono molti, forse troppi, movimenti divisi uno dall'altro eppure tutti vogliono la stessa cosa, unirsi è la soluzione; così in queste ore al gruppo originario di circa venti persone che hanno iniziato il presidio, si stanno aggiungendo numerosi altri movimenti e/o gruppi, ma anche i singoli cittadini provenienti da tutta Italia, fra loro c'è anche un ragazzo di 14 anni, munito di permesso scritto dei genitori in quanto minorenne, arriva da Palermo ed è lì per difendere il suo paese e come lui ce ne sono molti altri che hanno lasciato a casa le loro famiglie, sono senza soldi, senza cibo e senza ricambi d'abito, senza possibilità di lavarsi, armati solo di tanto coraggio.
Net1news ha parlato al telefono con uno degli organizzatori ed in esclusiva vi diciamo che è questione di ore e saranno raggiunti da alcuni membri dell'Alcoa provenienti dalla Sardegna ed è in corso di lavori l'unificazione dei movimenti europei. Catena Umana intorno al Parlamento è in contatto con gli italiani all'estero che fanno parte di quei movimenti che nei giorni scorsi hanno fatto sì che milioni di persone invadessero le piazze d'Europa, Grecia, Spagna, Portogallo, Belgio. L'obbiettivo? Portare la mobilitazione direttamente al Parlamento Europeo entro la fine dell'anno.
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