mercoledì 7 novembre 2012

FEDERICA, SVOLTA AL GIALLO DI BRACCIANO. "INDAGATO IL FIDANZATO"



ROMA - Il fidanzato di Federica Mangiapelo, la ragazza trovata morta in riva al lago di Bracciano lo scorso primo novembre, è stato iscritto nel registro degli indagati. Lo si apprende da fonti investigative. L'iscrizione del giovane nel registro degli indagati, viene sottolineato in ambienti investigativi, è un atto dovuto per consentire agli specialisti del Ris di effettuare gli accertamenti del caso, tra cui quelli sulla sua auto. L'iscrizione del giovane nel registro degli indagati, viene sottolineato in ambienti investigativi, è un atto dovuto per consentire agli specialisti del Ris di effettuare gli accertamenti del caso, tra cui quelli sulla sua auto.

ESAMI SULL'AUTO
 E' stata affidata al Ris, Reparto Investigazioni Scientifiche di Roma dei Carabinieri, apprende l'Adnkronos, l'automobile utilizzata dal fidanzato Marco Di Muro la notte della morte di Federica Mangiapelo, la giovane trovata senza vita in riva al lago la mattina del 1 novembre sul litorale Vigna di Valle.
La
vettura, un'utilitaria di colore blu, sara' ora sottoposta ad una serie di controlli ed accertamenti per il rilevamento delle impronte digitali, di campioni di dna e di ogni altro possibile reperto utile alle indagini. L'automobile di Marco Di Muro era stata sequestrata dai carabinieri il giorno stesso della morte della giovane.

MISTERO SULL'ULTIMA ORA DI VIA.
 Sola per sessanta minuti, poi il vuoto, il silenzio e la morte. La chiave del giallo è tutta lì, in quell'ora che Federica ha trascorso chissà come e chissà con chi, dopo la festa e il litigio con il suo fidanzato. E sono due, a questo punto, i filoni d'indagine battuti dai carabinieri per far luce sulla morte della ragazza di 16 anni trovata senza vita su una spiaggia del lago di Bracciano: riempire il vuoto temporale, circa 60 minuti, che va dalle 3, ora in cui, dopo un litigio, è stata lasciata dal fidanzato sulla piazza di Anguillara Sabazia, alle 4, ora presumibile del decesso; accertare se la ragazza abbia ingerito alcol o altre sostanze nel locale in cui è stata la notte di Halloween, fino alle 2,30 circa. E se dagli esami tossicologici e istologici, che saranno a disposizione degli investigatori tra un paio di settimane, dovesse emergere che l'alcol o altre eventuali sostanze abbiamo contribuito a causare il decesso, potrebbe scattare l'accusa di cessione a minorenne e, quindi, di morte conseguente ad altro reato. Intanto gli investigatori hanno appurato che il fidanzato non era positivo al narco-test. Da domani gli inquirenti della procura di Civitavecchia, nella quale c'è il fascicolo sulla morte di Federica ancora senza indagati e ipotesi di reato, ricominceranno ad ascoltare i testimoni di quella notte. Secondo i carabinieri, quindi, la soluzione del giallo passa nella ricostruzione di cosa abbia fatto Federica tra le 3 e le 4 del mattino. Il fidanzato l'ha lasciata a oltre 4 chilometri di distanza da Vigna di Valle, durante una nottata fredda e sotto una pioggia battente. È verosimile che abbia percorso il tragitto a piedi, da sola, o qualcuno l'ha condotta fin lì in auto? E perchè l'ipotetico accompagnatore, se c'è stato, l'ha lasciata in quel posto? Si è allontanato quando Federica era ancora viva o dopo la sua morte? Perchè non l'ha soccorsa? E ancora: la ragazza è deceduta nel punto in cui è stato trovato il cadavere o c'è stata trasportata dopo? Dai controlli sui tabulati telefonici è emerso che tra le 3 e le 4 la ragazza non ha fatto nè ricevuto telefonate. Solo più tardi, quando era scattato l'allarme per la sua scomparsa, varie persone hanno tentato di chiamarla, senza ricevere risposta. Oggi, i sommozzatori dei carabinieri hanno ispezionato l'area antistante il punto in cui è stato individuato il corpo, alla ricerca di eventuali oggetti appartenenti alla ragazza. La loro individuazione, tra l'altro, avrebbe potuto aiutarli a ricostruire il tragitto che il corpo, qualora fosse finito in acqua dopo il decesso in un punto diverso, potrebbe aver compiuto, spinto dalle correnti. Secondo quanto si è appreso, però, non sarebbe stato trovato nulla. Per il momento, l'autopsia eseguita ieri a Roma ha messo un punto fermo: sul corpo di Federica non ci sono segni di violenza nè ferite riferibili a cadute. Nei suoi polmoni non sono state trovate nè acqua nè sabbia, quindi non è affogata. Oggi, la procura di Civitavecchia ha dato il nulla osta per i funerali, che saranno celebrati martedì pomeriggio nella chiesa Regina Pacis di Anguillara Scalo. Il sindaco del paese Francesco Pizzorno, che è anche il legale della famiglia, ha annunciato per l'occasione una giornata di lutto cittadino. «Non chiuderemo le scuole - ha spiegato -, ma chiederemo agli insegnanti di ricordare Federica. I negozi - ha aggiunto - rimarranno chiusi durante i funerali e le bandiere sugli edifici pubblici saranno a mezz'asta».

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