venerdì 23 novembre 2012

ROMA, DOMANI IL CORTEO DEGLI STUDENTI: "LA ZONA ROSSA NON CI SPAVENTA"



ROMA - Studenti alla ricerca del riscatto dopo gli scontri del 14 novembre, decisi a sfidare i divieti per raggiungere il parlamento, nonostante «l'inviolabilità dei palazzi istituzionali». Ma anche un corteo dei militanti del movimento di estrema destra di Casapound, un presidio antifascista e manifestazioni della Cgil e dei Cobas. Sarà una giornata sul filo dei nervi quella di domani a Roma, dove sotto i riflettori c'è soprattutto il corteo di liceali e universitari: l'obiettivo è il cuore della città e in particolare Montecitorio.

 
TUTTI I CORTEI DI ROMA Le motivazioni e gli studenti in marcia saranno gli stessi dello scorso corteo del 14 novembre, quando sul Lungotevere si scatenò una guerriglia con diversi scontri con le forze dell'ordine, arresti e fermi. E con tutte le polemiche su alcuni eccessi di qualche agente durante i disordini. Tutte le iniziative sono contro l'austerity e i nuovi provvedimenti del governo. Il primo corteo, quello dei Cobas, partirà domani alle 10 da piazza della Repubblica per raggiungere piazza Santi Apostoli. Contemporaneamente gli studenti partiranno da piazzale della Piramide diretti verso il centro per un corteo che non è stato preavvisato in Questura. In mattinata ci sarà anche la manifestazione della Cgil in piazza Farnese per chiedere «la cancellazione delle nuove norme previste dalla legge di stabilità». Nel pomeriggio, invece, i militanti di Casapound sfileranno alle 16 da piazza Mazzini fino a piazzale di Ponte Milvio. In piazza dell'Esquilino l'Anpi e la Federazione della sinistra hanno organizzato un contro sit-in antifascista.

LA ZONA ROSSA
In migliaia si riverseranno per le strade a Roma, decisi a far sentire le ragioni della protesta. Per questo il prefetto Giuseppe Pecoraro, ha lanciato un appello affinchè si assista ad un «corteo pacifico, dove siano osservate le regole della Costituzione, e non con episodi negativi come quelli della settimana scorsa». Ma per Pecoraro una cosa è certa: «i luoghi sacri della democrazia come il Parlamento, sono inviolabili - ha specificato il Prefetto - Quando qualcuno senza preavviso intende fare attività diverse ci troviamo di fronte ad una manifestazione non autorizzata e scattano le denunce. Se poi ci sono problemi di ordine pubblico le forze dell'ordine non possono non intervenire a tutela delle istituzioni». A vigilare i palazzi delle istituzioni ci saranno oltre 1.000 uomini delle forze dell'ordine, con una zona protetta ristretta, anche per concentrare meglio il lavoro di poliziotti e carabinieri. Inoltre nessuno sbarramento sul Lungotevere, bensì nelle vie limitrofe per sigillare ogni strada verso Palazzo Chigi e Montecitorio. Sorvegliato speciale sarà anche il corteo di Casapound. Oggi gli stessi attivisti si sono augurati che «domani non ci siano problemi alla nostra sede in via Napoleone III, visto che a poca distanza ci sarà un presidio antifascista organizzato all' Esquilino». Il presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici ha invece chiesto al Prefetto di Roma di «revocare l'autorizzazione alla manifestazione di domani di Casapound i cui militanti si definiscono 'i fascisti del nuovo millenniò». Ma per Pecoraro «non ci sono motivi di ordine pubblico, nè motivazioni per applicare la legge Scelba. Casapound ci ha chiesto un itinerario che poi abbiamo modificato in modo da evitare interferenze. Riteniamo che possa essere pacifico».

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