giovedì 8 novembre 2012

SCUOLE SENZA RISCALDAMENTO PER PROTESTA. MAXI RICORSO DELLE PROVINCE



ROMA - Riscaldamenti spenti a scuola, per protesta contro i tagli del governo Monti. Le Province italiane decideranno a breve la chiusura dei riscaldamenti nelle scuole e conseguentemente l'aumento delle vacanze per gli studenti: lo ha detto il nuovo presidente Upi, Antonio Saitta, spiegando che l'iniziativa «prende le mosse per protestare contro i tagli di 500 milioni decisi con la spending review».

CONTRO I TAGLI RICORSO DI TUTTE PROVINCE AL TAR
Tutte le Province italiane faranno ricorso ai tar contro i tagli varati dal Governo contro le Province: lo ha annunciato il neopresidente dell'Upi, Antonio Saitta, spiegando che «si tratta di una decisione non più rinviabile, visto che i 500 milioni di tagli imposti alle Province non sono sopportabili».

IL MINISTRO PATRONI GRIFFI ALLE PROVINCE: "COMPORTAMENTO PIÙ CONSONO"
«Al neo Presidente dell'Upi, Antonio Saitta , faccio i complimenti per il nuovo incarico e soprattutto gli auguro di avere un comportamento più consono all'Istituzione che rappresenta». È quanto afferma il ministro della Funzione pubblica Patroni Griffi in una nota.

LA REPLICA DELLE PROVINCE: "RISPETTO"
«Noi chiediamo solo rispetto, non siamo una lobby economica ma un pezzo elettivo dello Stato; i giudizi del ministro Patroni Griffi e del Governo non possono essere di disprezzo verso le Province»: lo dice il neopresidente dell'Upi, Antonio Saitta, secondo il quale «non debbono pesare tanto le dichiarazioni, quanto gli atti assunti dal Governo. Però siamo pronti a chiarire».

TAGLIO DEI COSTI DELLA POLITICA: IL GOVERNO INCASSA 424 SÌ
 La Camera conferma la fiducia al governo sul decreto legge sui costi della politica. I sì sono stati 424. L'ok di Montecitorio al testo è atteso per martedì della prossima settimana; il provvedimento passerà poi all'esame del Senato. La fiducia confermata dalla Camera al governo sul decreto legge sui costi della politica, che ha ottenuto 424 sì, ha registrato 78 no e 16 astenuti. L'Aula della Camera, dopo aver confermato la fiducia al governo, è ora impegnata con l'illustrazione degli ordini del giorno al decreto legge sui costi della politica.

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