lunedì 5 novembre 2012

TORNANO I FONDI PER I MALATI DI SLA. SCAMBIO IRPEF-IVA, 'TESORETTO' DA 6,7 MLD




ROMA - «Volevo rassicurare, non c'è nè una dimenticanza nè un'assenza di risorse». Così il ministro dell'Economia, Vittorio Grilli a margine dei lavori del G20 ha risposto ad una domanda sui fondi per i malati di Sla spiegando che le risorse potranno arrivare dal fondo di 900 milioni già previsti nel ddl di Stabilità.
«Nel ddl - ha detto il ministro - è previsto un fondo da 900 milioni da destinare a diverse priorità, la prima delle quali sono le politiche sociali e al loro interno c'è la questione della non autosufficienza e quindi della Sla».
Si tratta - ha spiegato Grilli - di una risorsa «ben identificata che fa parte di questi 900 milioni. Ne ho parlato con i relatori e c'è il consenso di destinare parte di questi 900 milioni per questa gravissima esigenza. Ci sarà senz'altro la finalizzazione di queste risorse».

"NON CI SONO TAGLI ALLA SICUREZZA" «Non ci sono tagli al comparto sicurezza». Lo afferma uno dei relatori alla Legge di Stabilità, Renato Brunetta (Pdl), rispondendo ai giornalisti che chiedono un commento sulle preoccupazioni in merito espresse da esponenti del Pdl. «La legge di stabilità dovrebbe incorporare le tematiche legate al comparto sicurezza - aggiunge Brunetta - ma credo che ci sia un problema di ammissibilità».

IRPEF IVA E TESORETTO, ECCO I CONTI Lo scambio Irpef-Iva, sul quale i relatori della legge di Stabilità stanno lavorando, consentirà di far emergere uno «tesoretto» nel prossimo triennio: 1,1 miliardi nel 2013, 3,1 miliardi nel 2014 e 2,5 miliardi nel 2015. Queste risorse potranno essere utilizzate, oltre che per evitare l'aumento dell'Iva ora al 10% e per sterilizzare i previsti tagli sulle detrazioni, anche per ridurre il cosiddetto «cuneo fiscale», per favorire i salari di produttività e ridurre l'imposizione Irap sul costo del lavoro.
Il quadro macroeconomico è stato messo a punto in queste ore dai relatori, che sono ancora alle prese con la scrittura degli emendamenti. Le finalità principali sull'utilizzo delle risorse sono state definite anche se il confronto è ancora aperto sull'entità delle risorse che andranno distribuite tra i vari capitoli.
Sul tappeto ci sono poi anche altre ipotesi. Tra questa la creazione di una sorta di «fondo Giavazzi» nel quale far confluire le risorse che emergeranno dal riordino degli aiuti al settore industriale: potrebbero essere destinate alla riduzione della pressione fiscale sulle imprese e al credito d'imposta finalizzato alla ricerca.

VIA RIDUZIONE IRPEF: La cancellazione della riduzione di un punto delle prime due aliquote Irpef metterà a disposizione degli altri interventi 4,2 miliardi nel 2013, 6,5 miliardi nel 2014 e 5,9 miliardi nel 2015.

DETRAZIONI: L'ipotesi sul tappeto è quella della cancellazione di tutti i tagli agli sconti fiscali previsti. In pratica la cancellazione della retroattività dell'intervento, ma anche del tetto e della franchigia prevista su deduzioni e detrazioni costerà 1,9 miliardi nel 2013, 1 miliardo nel 2014 e 1 miliardo nel 2015.

STOP AUMENTO IVA DAL 10 ALL'11%: La cancellazione dell'aumento Iva che, in base al testo originario della Legge di Stabilità, sarebbe stato di un punto a partire da luglio, non ci sarà sui beni tassati ora al 10%, rimarrà invece per quelli che ora pagano il 21%. Anche questo intervento ha un costo: 1,2 miliardi nel 2013 e il doppio (2,4 miliardi) per ciascuno dei due anni successivi.

IL «TESORETTO»: Dalle risorse che emergono dalla cancellazione del calo Irpef e dai costi dovuti agli interventi che «sterilizzano» gli aggravi su Iva e detrazioni, che avrebbero penalizzato le famiglie e i redditi più bassi, emergerà così un «tesoretto». Questo vale 1,1 miliardi nel 2013, 3,1 miliardi nel 2014 e 2,5 miliardi nel 2015.
Come utilizzarlo? Il confronto politico tra le varie aree della maggioranza, ma anche tra maggioranza e governo, è aperto. L'ipotesi è quella di destinare le risorse del 2013 al taglio del cuneo fiscale sul lavoro o, in alternativa alla detassazione dei salari di produttività (con tassazione separata al 10%). Nel 2014 ci sarebbero anche risorse per detassare la quota Irap che pesa sul costo del lavoro.

IL FONDO GIAVAZZI: Nella finanziaria potrebbero entrare anche le risorse che emergeranno dalla riorganizzazione degli incentivi alle imprese. Ma la quantificazione non è ora possibile: l'economista Francesco Giavazzi aveva ipotizzato interventi per 10 miliardi, il Tesoro ritiene possibili tagli di minore entità. In ogni caso verrà creato un apposito fondo: tutte le risorse che vi affluiranno serviranno a finanziare il calo delle tasse per le imprese e un credito d'imposta finalizzato alla ricerca.

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