martedì 11 dicembre 2012

FALCONARA, AUTO PIOMBA SU UN GRUPPO DI RAGAZZINI: 10 FERITI, UNO GRAVE -FOTO

Falconara, auto impazzita piomba su dieci bambini


ANCONA - Sette studentesse di 15-16 anni e un ragazzino di 14 anni, appena usciti da scuola, aspettano l'autobus che li riporterà a casa, accanto ad una signora romena di 54 anni. Sono le 12:25, lungo via Flaminia, a Falconara marittima, quando all'improvviso una Panda Van sbanda, invade la corsia opposta e va a schiantarsi proprio contro il gruppetto in attesa alla fermata del bus.
I ragazzi vengono scaraventati a terra, con fratture e contusioni multiple: grida, scene di panico, ambulanze che accorrono in pochi minuti e li trasportano in ospedale. La più grave, si legge nel bollettino medico della Direzione generale degli Ospedali Riuniti, è una quindicenne, ricoverata in prognosi riservata in rianimazione per problemi respiratori. Il ragazzo è stato ricoverato in Chirurgia generale in attesa di capire se sarà necessario sottoporlo ad un intervento chirurgico. Ricoverata in Medicina d'urgenza anche la donna romena.
Altre due ragazze di 15 anni sono trattenute in osservazione breve intensiva al Pronto soccorso. Per altre quattro studentesse gli accertamenti sono ancora in corso (si sta valutando se ricoverarle), così come per il conducente dell'utilitaria. L'uomo, S. M., 38 anni, di Ancona, è rimasto pure lui contuso: dirà di aver avuto un malore improvviso. L'alcoltest ha dato esito negativo, mentre per il risultato dell'esame sull'eventuale assunzione di stupefacenti bisognerà attendere ancora.
L'automobilista non ha precedenti o segnalazioni di alcun genere, e i vigili urbani di Falconara, diretti dal comandante Stefano Martelli, stanno ancora cercando di ricostruire cause e dinamica dell'investimento. A quell'ora la Flaminia, all'altezza del civico 444 e dell'incrocio con via San Martino, era libera e il fondo stradale asciutto.
Un testimone ha raccontato di non aver notato altri veicoli impegnare il rettilineo, solo la Panda (proveniente da nord) che inspiegabilmente piomba come un proiettile sulla gente alla fermata delle autocorriere. Sara, Maria, Tiziana (nomi di fantasia) sono appena uscite dall'Istituto di istruzione superiore 'Cambi-Serranì, che comprende un liceo scientifico e un istituto tecnico. Stanno lì, tranquille, con i loro zainetti in spalla, parlano delle solite cose, i compiti, i regali di Natale: poi il buio. Quando arrivano in ospedale «sono tutte coscienti ma pallidissime, molto spaventate» raccontano i soccorritori.
Angosciati, e arrabbiati per un incidente «totalmente assurdo» i genitori, tanto che l'Azienda ospedaliera mette a disposizione un team di psicologi e assistenti sociali che aiuti le giovani vittime e i loro cari ad elaborare lo choc e l'ansia.
 

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