Di lei non conosciamo il nome, ma sappiamo che ha
molto sangue freddo e un senso di colpa enorme per un bimba di soli sei
anni. E' l'unica sopravvissuta al massacro della scuola elementare
Sandy Hook: si è finta morta, nascondendosi sotto i cadaveri dei
compagni sterminati dalla furia omicida di Adam Lanza, e poi è fuggita
dalla scuola coperta di sangue dalla testa ai piedi. Quando è riuscita a
contattare i genitori ha detto: "Mamma, sto bene, ma tutti i miei
amici sono morti".
A raccontare la
storia della piccola è il pastore locale Jim Solomon, vicino alla
famiglia della piccola: “Stanno facendo tutto il possibile per
tranquillizzarla” e per limitare il disagio di essere l'unica famiglia
toccata del massacro a non piangere un figlio. Continua il pastore:
”Molti dei figli dei loro amici sono morti, non possono che vivere un
momento difficile”.
I genitori dei
bersagli innocenti del massacro non sono gli unici a comparire in questa
storia di straordinaria follia americana. I riflettori si sono poggiati
anche sulla madre del killer Adam Lanza, prima vittima della sua
inspiegabile violenza.
Nancy Lanza era una "prepper", cioè una persona che si prepara sempre al peggio per affrontare ogni tipo di calamità prevedibile. Lo dicono molti giornali statunitensi. Per questo motivo possedeva cinque fucili, tutti regolarmente registrati, tre dei quali sono stati usati dal figlio per la strage.
Analista finanziaria in pensione da dopo la separazione dal padre di Adam, nel 2008, la signora Nancy si recava spesso al poligono per tenere in esercizio la propria mira e spesso portava Adam con sé. Per questo figlio introverso e problematico nutriva ansia. Cercava di seguirlo e di stargli vicino il più possibile e, come rivelano suoi conoscenti a strage avvenuta, temeva che Adam potesse diventare una mina vagante. "Sono preoccupata, lo sto perdendo", avrebbe confidato a un amico di famiglia.
Nancy Lanza era una "prepper", cioè una persona che si prepara sempre al peggio per affrontare ogni tipo di calamità prevedibile. Lo dicono molti giornali statunitensi. Per questo motivo possedeva cinque fucili, tutti regolarmente registrati, tre dei quali sono stati usati dal figlio per la strage.
Analista finanziaria in pensione da dopo la separazione dal padre di Adam, nel 2008, la signora Nancy si recava spesso al poligono per tenere in esercizio la propria mira e spesso portava Adam con sé. Per questo figlio introverso e problematico nutriva ansia. Cercava di seguirlo e di stargli vicino il più possibile e, come rivelano suoi conoscenti a strage avvenuta, temeva che Adam potesse diventare una mina vagante. "Sono preoccupata, lo sto perdendo", avrebbe confidato a un amico di famiglia.
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