mercoledì 19 dicembre 2012

RAFFAELLA FICO MOSTRA LA SUA PIA: LE FOTO SU 'CHI'. "ORA IL TEST DEL DNA"

Raffaella Fico e Pia
NAPOLI - "Una gioia indescrivibile. Ho avuto il parto naturale: appena nata, me l 'hanno subito
messa tra le braccia, ancora legata al cordone ombelicale", al settimo cielo Raffaella Fico, intervistata da "Chi" che ha ottenuto anche l'esclusiva delle foto, dopo la nascita della piccola Pia, nata dalla sua relazione con Mario Balotelli: "E' stato un momento incredibile, non si può descrivere - ha dichiarato - All'inizio era tranquilla, adesso ha incominciato, come tutti i neonati, ad affrontare i problemi dell'ambientazione e la notte non si dorme più. La allatto io, appena la attacco al mio seno si tranquillizza".
Il nome della piccola è stato scelto per la sua devozione a Padre Pio: "lo sono molto devota a Padre Pio, tu lo sai. È una fede che mi hanno trasmesso la mia mamma e il mio papà, l'intera mia famiglia. Avevo fatto questo voto quando la scorsa estate sono stata a San Giovanni Rotondo. Avevo chiesto solo che mia figlia stesse bene e le avrei dato il nome del santo. E così ho fatto".
Balotelli non è stato presente al momento della nascita, ora Raffaella farà a Pia il test del dna come promesso e come richiesto dall'attaccante del Manchester City ("lo contro queste insinuazioni pubblicherò l'esito del Dna. E vediamo chi ha ragione. Lui ha fatto un comunicato stampa per informare l'opinione pubblica che avrebbe richiesto la prova del Dna per nostro figlio, dandomi così della poco di buono? Bene, questa volta sono io a volerlo, per dimostrare che lui è un irresponsabile"), anche con l'ex non vuole tagliare i ponti: "Ma certo, la porta aperta la lascio. Non voglio che a mia figlia manchi l'affetto di suo padre. Però chi oggi le fa da padre e da madre sono io. La mia famiglia le dà l'amore di cui ha bisogno per crescere serena. Questa è la realtà. Mio fratello è il padre che in questo momento Pia non ha. Non esiste che uno venga e decida di comperarsi la figlia perché è pieno di soldi. I figli vanno cresciuti, amati, li devi vivere. Come fa uno a non voler vedere il sangue del suo sangue? Come è possibile".

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