NAPOLI- Accoltella un ragazzo di 16 anni e il suo diviene un caso mediatico su Facebook. L'aggerssore in questione è un bambino di 10 anni appartenente
ad un gruppo di baby-bulli
che opera sul territorio di Pompei. Non si hanno altre informazioni a
riguardo l'identità del ragazzo che è riuscito a fuggire prima
dell'arrivo della polizia. Le impronte sul coltello sono confuse, anche
perchè sembra che un amico del 16enne ferito abbia sfilato il contello
dalla ferita per cercare di aiutarlo e l'arma caduta a terra sia stata
calpestata da diverse persone nella rissa.La cosa che più sconvolge del caso è che tutte queste informazioni provengono dal web, in particolare da Facebook. I ragazzi del luogo sebrano sapere il movente, sembrano conoscere le persone, ma non parlano con la polizia, lanciano solo messaggi sul noto social network e si intimano minacce. Un ragazzo, secondo quanto riportato da il Mattino.it, scrive: « Mia sorella di 14 anni che stava in piazza con le amiche. Noto che qualcuno che la conosce sta seguendo anche il post... permettetevi di farle qualcosa… v facc scorr o sang…».
Un altro ragazzo pubblica sulla sua bacheca: «Il ragazzo accoltellato è un mio amico, ma non dico il nome per privacy! Per di più c’erano anche i miei amici che hanno visto in faccia l’aggressore… c’era talmente sangue che una mia amica si è sentita male. L’aggressore, sul metro e cinquanta forse pure meno, ha accoltellato il mio amico alle spalle. Un altro amico credendo di fare una cosa buona gli ha tolto il coltello sperando però che le impronte non siano cancellate».
Ma nessuno fa nomi e nessuno si sbilancia, l'omertà corre su Facebook per paura di ritorsioni da parte dei baby-.bulli, intanto la polizia cerca di risalire alla verità e ricostruire i fatti.
Nessun commento:
Posta un commento