TREVISO- Il trevigiano sconvolto da tre suicidi. In una sola giornata tre persone si sono tolte la vita impiccandosi a causa della depressione,
dovuta in due dei
tre casi, alla perdita del lavoro e a gravi problemi
finanziari. Tra loro un imprenditore di un'azienda che opera nel ramo
della ghiaia e del riciclaggio di inerti. L'uomo aveva 62 anni mentre le
altre due vittime sono un 48enne di Treviso e un 58enne di Cordignano.L'imprenditore Vittorio Ceotto si è torto la vita lasciando un messaggio ai suoi cari: «Chiedo scusa. Perdonatemi se potete, ma non ce la faccio più». Come riporta il Gazzettino.it, l'uomo non doveva essere preoccupato da problemi finanziari, visto che era un imprenditore di successo e lascia un figlio di 5 anni e una moglie che è stata prorpio lei a trovarlo appeso al tubo del gas nel sottoscala.
Gianfranco Camerin, 58 anni, ha salutato la sua famiglia con un semplice messaggio: «Sto male, ciao a tutti», mancavano due anni alla pensione, ma da tre era senza lavoro. L'uomo era turbato da gravi problemi economici e a breve avrebbe dovuto anche lasciare la casa dove aveva continuato a vivere dopo la morte della moglie perchè i proprietari, fratelli di lei, volevano vendere l'immobile.
Giancarlo Mocci, 48enne, aveva invece perso di recente il lavoro, e secondo quanto ha dichiarato la famiglia era caduto in una brutta depressione proprio perchè non riusciva a vedere un futuro in un periodo di crisi economica come quello che stava affrontando.
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