martedì 11 dicembre 2012

'SCUOLA DEGLI ORRORI' IN FLORIDA: "96 RAGAZZI SEPOLTI NEL GIARDINO"

Arthur G. Dozier School for Boys


MIAMI -  L'hanno già ribattezzata la «scuola degli orrori». Un gruppo di antropologi di una Università del Sud della Florida vi hanno fatto una macabra scoperta: attraverso la verifica di documenti storici, hanno trovato tracce di almeno 96 ragazzi morti e sepolti nel terreno circostante. Si tratta della 'Arthur G. Dozier School for Boys' di Mariana, scuola- riformatorio chiusa lo scorso anno ufficialmente per problemi finanziari. Si trattasse di un film, il copione calzerebbe a pennello quello di 'Brubaker', pellicola del 1980 con Robert Redford nei panni di un criminologo al quale viene affidato il compito di dirigere un penitenziario in Arkansas.
La scena in cui il direttore scopre dei cadaveri non identificati di detenuti sul suolo del penitenziario è il classico caso un cui la finzione sconfina nella realtà. Il copione che sarebbe andato in scena nel riformatorio prevedeva lavori forzati, stupri e omicidi nei confronti dei giovani affidati all'istituto aperto nel 1900. Anni fa l'istituto era stato oggetto di indagini dopo essere finito nel mirino per storie di abusi fisici e mentali nei confronti dei ragazzi internati.
A ordinare la prima indagine nel 2008 l'ex governatore della Florida, Charlie Crist, dopo che alcuni ex studenti che erano stati nella scuola tra gli anni '50 e '60 avevano denunciato di essere stati picchiati e vittime di abusi. I ragazzi si chiamavano tra di loro 'White House Boys' (Ragazzi della 'casa biancà) perchè presumibilmente le violenze avvenivano in un piccolo edificio bianco all'interno del campus scolastico.
L'indagine da parte del Florida Department of Law Enforcement si è conclusa nel 2010 e, pur avendo identificato alcune tombe, le autorità non sono state in grado di provare che le morti siano state causate dal personale del riformatorio. Gli scienziati, invece, hanno appurato che le tombe sarebbero una ventina in più di quelle precedentemente identificate e hanno inoltre accertato che le morti risalgono al periodo 1914-1973 e riguardano due membri del personale dell'istituto e 96 ragazzi di età compresa tra i 6 e i 18 anni.
«Le cause e la modalità con cui sono avvenute la maggior parte delle morti - si legge nel rapporto - sono sconosciute. Laddove è stato possibile documentare, le morti sono avvenute per lo più per infezioni, incendi, traumi fisici e annegamento». I documenti, inoltre, provano che 45 individui sono stati sepolti nei terreni del riformatorio dal 1914 al 1952, mentre 31 corpi sono stati mandati altrove per la sepoltura. Infine di 22 casi non c'è traccia di sepoltura.

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