venerdì 7 dicembre 2012

SISMA DI 7.4° IN GIAPPONE, TORNA LA PAURA: TSUNAMI DI UN METRO SI ABBATTE SULLA COSTA

 L'epicentro del sisma (Usgs)
TOKYO - Una forte scossa di terremoto, di magnitudo 7.4, è stata registrata oggi nel nord est
del Giappone. Le autorità hanno lanciato l'allerta tsunami. La scossa, misurata dalla U.S. Geological Survey in magnitudo 7.4 (e invece di 7.3 secondo la Japan Meteorological Agency, Jma), si è verificata alle 17.18 locali (le 9.18 in Italia), con epicentro a 240 km dalle coste della prefettura di Miyagi e ipocentro a 10 km di profondità, in base alle rilevazioni della Jma.
Sempre l'agenzia nipponica ha stimato in 5- l'intensità del sisma sulla scala di rilevazione nipponica di 7 massimi, così come misurato nelle prefetture di Iwate, Miyagi, Aomori, Ibaraki e Tochigi. I treni veloci 'shinkansen' sono stati fermati per precauzione, mentre anche l'aeroporto internazionale di Tokyo Narita è stata chiuso per poter consentire le ispezioni sulla sicurezza.
Nella capitale nipponica la scossa è stata avvertita in modo netto. La stessa Tokyo Tower, la cui antenna è stata appena riparata dopo i danni subiti dal terremoto dell'11 marzo 2011, ha oscillato, con un effetto ben visibile a occhio nudo malgrado fosse già buio.
La Japan Meteorological Agency ha lanciato un allarme tsunami con onde alte fino a due metri nella prefettura di Miyagi, dopo la scossa registrata di fronte alla costa, nelle acque del Pacifico, alle 17.18 locali (9.18 in Italia). La prefettura di Miyagi fu coinvolta dal sisma e dallo tsunami del 2011.
L'allerta tsunami lanciata dopo la forte scossa di terremoto di magnitudo 7.4 registrata nel nord est del Giappone è solo locale e non riguarda il resto del Pacifico. Lo ha riferito il servizio geologico degli Stati Uniti (Usgs).

RIMOSSO ALLARME TSUNAMI La Japan Meteorological Agency (Jma) ha rimosso l'allarme tsunami, facendo venir meno le procedure di sicurezza che prevedono, tra l'altro, l'abbandono precauzionale delle coste di chi vi si trova a ridosso e lo spostamento temporaneo su «alture o piccole alture». Si tratta di standard di sicurezza seguiti anche da una parte del personale nelle centrali nucleari, a cominciare da quella danneggiata di Fukushima, che non comportano tuttavia misur più drastiche come l'evacuazione.
"MECCANISMO SIMILE AL 2011" Il terremoto di magnitudo 7.3 avvenuto al largo del Giappone è stato generato da «un meccanismo simile a quello del terremoto dell'11 marzo 2011» è quanto osserva il sismologo Alberto Michelini, dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). La faglia è la stessa, aggiunge, ma non si può parlare di un collegamento diretto fra i due fenomeni. «A livello generale - sottolinea Michelini - è lo stesso meccanismo, con la placca Pacifica che scivola sotto la placca del Nord America».
Il Giappone, prosegue Michelini, si trova al margine di 4 placche: la placca Pacifica, del Nord America, Euroasiatica e delle Filippine. «È la stessa zona - spiega l'esperto - che continua a sviluppare subduzione: ossia la placca del Pacifico che scivola sotto la placca del Nord America». Il terremoto, aggiunge Michelini, è avvenuto a una profondità di 34 chilometri, al largo delle coste di Miyagi.
L'area, sottolinea, è «più o meno la stessa colpita dal sisma di due anni fa ma, anche se si tratta di un terremoto non certo piccolo, l'intensità dei due terremoti non è assolutamente confrontabile, oggi il sisma è stato di due ordini di grandezza in meno». Anche lo tsunami generato oggi non è confrontabile con lo tsunami del 2011: «l'altezza dell'onda - rileva Michelini - dipende dalla profondità del mare in cui avviene il terremoto: quanto meno è profondo il mare tanto più l'onda di tsunami sarà alta». In questo caso la scossa è avvenuta «un pò più al largo, rispetto al 2011, dove il mare è più profondo e infatti la scossa sulla costa è stata avvertita di meno». (

TSUNAMI SI ABBATTE SULLA COSTA Uno tsunami con altezza massima di circa un metro è stato registrato alle 18.02 locali (le 10.02 in Italia) nella città di Ishinomaki, nella prefettura di Miyagi, quella considerata più minacciata con l'ipotesi di maremoti fino a 2 metri. La tv pubblica giapponese, la Nhk, che ha avviato una diretta, ha messo in guardia dal rischio che, come accaduto a marzo 2011, le onde anomale potrebbero ripetersi più volte, anche a distanza di tempo l'una dall'altra.
CONTROLLI A FUKUSHIMA, NESSUNA ANOMALIA Nessuna anomalia è stata finora registrata alla centrale nucleare di Fukushima, già gravemente colpita dal sisma/tsunami dell'11 marzo 2011, dopo la scossa misurata in magnitudo 7.4 dall'americana Usgs (7.3 per la Japan Meteorological Agency), verificatasi meno di un'ora fa al largo delle coste di Miyagi. Lo riferisce la tv nipponica Nhk.
La Nuclear Regulation Authority, l'agenzia nucleare nipponica, ha riferito che non sono state rilevate anomalie anche negli altri impianti del nordest interessati dal sisma del tardo pomeriggio. Tokyo Electric Power (Tepco) ha spiegato che le operazioni «sono regolari» sia presso la disastrata centrale di Fukushima sia in quella poco distante di Fukushima Daini. Anche l'impianto di Onagawa, gestito da Tohoku Electric Power, «non presenta irregolarità».

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