BRINDISI - È iniziata in Puglia la campagna elettorale di Beppe Grillo che ha parlato molto
chiaramente su quelle che sono le sue posizioni. Lo 'tsunami tour' di Beppe Grillo investe in pieno i sindacati che
il comico genovese propone di eliminare «perchè sono una struttura
vecchia come i partiti». «Voglio uno Stato con le palle» perchè «le
aziende devono essere di chi lavora», ha gridato dal palco di una piazza
di Brindisi dove è approdato nel pomeriggio con il camper del Movimento
5 Stelle per la sua prima tappa pugliese.
Immediata è stata la reazione
dei sindacati che gli hanno risposto a raffica. «Ci mancava solo la
proposta per una Italia con gli stivaloni in questa campagna
elettorale», ha detto il segretario generale della Cisl, Raffaele
Bonanni. «La piazza - dice il leader della Cisl - non potrà mai
sostituire per tutti i lavoratori uno strumento di espressione libera e
democratica come il sindacato, in qualsiasi paese del mondo. Quanto alle
aziende, la Cisl è per una vera democrazia economica in cui i
lavoratori partecipino agli utili aziendali, in un rapporto di pari
dignit… tra capitale e lavoro». Ironico il segretario generale della
Uil, Luigi Angeletti: «Siamo d'accordo con Grillo, trasferiamo la
propriet… delle imprese ai lavoratori, e il sindacato diventer… inutile.
Noi non faremo resistenza». Per il segretario generale dell'Ugl,
Giovanni Centrella, «Grillo non propone nulla di nuovo, la sua idea Š in
realt… vecchia, e come altri partiti usa il sindacato come capro
espiatorio buono per tutte le stagioni e per tutti i problemi, utile a
chi Š a corto di idee». Dopo l'attacco ai sindacati, Beppe Grillo si
dedica alle elezioni pronosticando vita breve per il nuovo governo se
sarà formato senza M5S: «Qualsiasi governo durer… sette/otto mesi se non
ci siamo noi - dice - Se non andiamo noi al governo c'è il rischio che
ci vadano gli estremisti di destra o di sinistra, noi andiamo con una
penna a fare la nostra rivoluzione». «Noi vogliamo la democrazia - ha
aggiunto - non abbiamo idee nè di destra nè di sinistra, ma idee e
basta». I SIMBOLI ELETTORALI Altra bordata è arrivata sulla questione dei simboli elettorali e il loro numero. «Non c'è più democrazia - ha detto - ma solo simboli per arrivare all'1% e prendere qualche rimborso elettorale». E ha poi ironizzato sulle critiche che vengono rivolte a lui e al suo movimento invitando più volte la folla - che ha risposto però con scarso entusiasmo - a gridare ironicamente 'populista, qualunquista e demagogò. Grillo ha fatto anche una breve incursione in politica estera chiedendo che venga fatto un referendum per decidere sull'intervento italiano in Mali «perch‚ poi arrivano le ritorsioni e ci mettono a rischio di attentati». Quindi, ha ripreso il tema degli sprechi della politica: «Noi abbiamo fatto politica senza soldi - ha detto ancora - Perchè la presidenza della Repubblica deve avere tre Maserati? Togliamo i vitalizi, togliamo i troppi incarichi, i premi, aboliamo le Province, accorpiamo i Comuni sotto i 5mila abitanti, prendiamo quei soldi e facciamoci i redditi di cittadinanza: è così semplice, ma hanno paura di noi». E infine, salutando la folla circondato dai candidati del Movimento si è raccomandato, «adesso andate in giro per tutta la Puglia e spargete il verbo».
Nessun commento:
Posta un commento