venerdì 18 gennaio 2013

GRILLO: "IN PARLAMENTO SOLO DONNE CHE CRESCONO I FIGLI. I SINDACATI? DA ELIMINARE"

 Beppe Grillo in Puglia (Ansa)
BRINDISI - È iniziata in Puglia la campagna elettorale di Beppe Grillo che ha parlato molto
chiaramente su quelle che sono le sue posizioni. Lo 'tsunami tour' di Beppe Grillo investe in pieno i sindacati che il comico genovese propone di eliminare «perchè sono una struttura vecchia come i partiti». «Voglio uno Stato con le palle» perchè «le aziende devono essere di chi lavora», ha gridato dal palco di una piazza di Brindisi dove è approdato nel pomeriggio con il camper del Movimento 5 Stelle per la sua prima tappa pugliese. Immediata è stata la reazione dei sindacati che gli hanno risposto a raffica. «Ci mancava solo la proposta per una Italia con gli stivaloni in questa campagna elettorale», ha detto il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni. «La piazza - dice il leader della Cisl - non potrà mai sostituire per tutti i lavoratori uno strumento di espressione libera e democratica come il sindacato, in qualsiasi paese del mondo. Quanto alle aziende, la Cisl è per una vera democrazia economica in cui i lavoratori partecipino agli utili aziendali, in un rapporto di pari dignit… tra capitale e lavoro». Ironico il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti: «Siamo d'accordo con Grillo, trasferiamo la propriet… delle imprese ai lavoratori, e il sindacato diventer… inutile. Noi non faremo resistenza». Per il segretario generale dell'Ugl, Giovanni Centrella, «Grillo non propone nulla di nuovo, la sua idea Š in realt… vecchia, e come altri partiti usa il sindacato come capro espiatorio buono per tutte le stagioni e per tutti i problemi, utile a chi Š a corto di idee». Dopo l'attacco ai sindacati, Beppe Grillo si dedica alle elezioni pronosticando vita breve per il nuovo governo se sarà formato senza M5S: «Qualsiasi governo durer… sette/otto mesi se non ci siamo noi - dice - Se non andiamo noi al governo c'è il rischio che ci vadano gli estremisti di destra o di sinistra, noi andiamo con una penna a fare la nostra rivoluzione». «Noi vogliamo la democrazia - ha aggiunto - non abbiamo idee nè di destra nè di sinistra, ma idee e basta».

I SIMBOLI ELETTORALI Altra bordata è arrivata sulla questione dei simboli elettorali e il loro numero. «Non c'è più democrazia - ha detto - ma solo simboli per arrivare all'1% e prendere qualche rimborso elettorale». E ha poi ironizzato sulle critiche che vengono rivolte a lui e al suo movimento invitando più volte la folla - che ha risposto però con scarso entusiasmo - a gridare ironicamente 'populista, qualunquista e demagogò. Grillo ha fatto anche una breve incursione in politica estera chiedendo che venga fatto un referendum per decidere sull'intervento italiano in Mali «perch‚ poi arrivano le ritorsioni e ci mettono a rischio di attentati». Quindi, ha ripreso il tema degli sprechi della politica: «Noi abbiamo fatto politica senza soldi - ha detto ancora - Perchè la presidenza della Repubblica deve avere tre Maserati? Togliamo i vitalizi, togliamo i troppi incarichi, i premi, aboliamo le Province, accorpiamo i Comuni sotto i 5mila abitanti, prendiamo quei soldi e facciamoci i redditi di cittadinanza: è così semplice, ma hanno paura di noi». E infine, salutando la folla circondato dai candidati del Movimento si è raccomandato, «adesso andate in giro per tutta la Puglia e spargete il verbo».

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