TREVISO - Stavano litigando violentemente e al termine della lite uno
studente di 21 anni,
Bruno Magri, ha ucciso con 11 coltellate il padre
Roberto, di 45. I Carabinieri hanno già arrestato il giovane. Il fatto è
avvenuto in un'abitazione di via Ghirada, poco lontano dal centro della
città. Al momento non vi sono particolari sui motivi che avrebbe
scatenato la tragedia.I Carabinieri hanno informato del fatto l'autorità giudiziaria. A coordinare l'attività di indagine il colonnello Gianfranco Lusito, comandante provinciale dell'Arma di Treviso.
CONFLITTO IN CORSO DA ANNI Sarebbe stata l'esasperazione di un'ultima discussione, per motivi personali, che montava da anni la causa che ha determinato l'aggressione. Il ragazzo ne ha parlato nel corso dell'interrogatorio condotto nella notte dal Pm Valeria Sanzari, dopo l'arresto realizzato dai carabinieri nella casa di Treviso in cui il ragazzo viveva con i genitori. Il delitto, mosso con tutta certezza da cause impulsive e dunque senza alcuna ipotesi di premeditazione, si sarebbe consumato nel giro di pochi istanti, senza possibilità per la vittima di tentare una vera reazione.
L'arma utilizzata è un coltello che il giovane ha trovato nella cucina di casa. Anche la madre, sentita dai militari, avrebbe confermato l'esistenza di tensioni particolarmente accese fra padre e figlio che avevano in passato dato luogo ad accesi litigi. Il ragazzo, secondo quanto si è appreso, si sarebbe reso veramente conto della effettiva gravità del gesto soltanto nel corso dell'interrogatorio, prima del trasferimento nel carcere di Treviso.
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