giovedì 28 febbraio 2013

ROMA, UCCISE UN'INFERMIERA CON UN PUGNO. DOMICILIARI PER ALESSIO BURTONE

 
ROMA - La Corte d'assise di Roma ha concesso gli arresti domiciliari a Alessio Burtone, il
ventiduenne romano condannato ad otto anni di carcere per l'omicidio dell'infermiera romena Maricica Hahaianu, uccisa con un pugno nell'ottobre del 2010 a Roma. La Corte ha recepito una istanza presentata dall'avvocato Fabrizio Gallo, difensore del giovane. Il fatto era avvenuto alla stazione metropolitana Anagnina: Burtone aveva colpito la donna al termine di una lite.

«Nessun pericolo di fuga». «Siamo molto soddisfatti della decisione presa oggi dalla Corte d’Assise d'Appello di Roma». Lo afferma il difensore del giovane romano, l'avvocato Fabrizio Gallo. «Non ho ancora avuto modo di leggere le motivazioni dei giudici - spiega il penalista - ma non escludo che la Corte possa aver recepito la nostra istanza nella quale si affermava che non esiste alcun rischio di reiterazione del reato ne di pericolosità sociale da parte del ragazzo». Nella istanza di scarcerazione presentata dai difensori si faceva riferimento anche al comportamento 'tenuto dal ragazzo sia durante il processo che in carcere'. «Si tratta di una serie di fattori - conclude Gallo - a cui la Corte avrà tenuto conto nel decidere per gli arresti domiciliari».

Nessun commento:

Posta un commento