venerdì 18 maggio 2012

ALLATTAMENTO AL SENO: 5 MOTIVI PER SCEGLIERLO E 10 CONSIGLI PER FARLO BENE

Il latte materno è l'alimento ideale per il cucciolo della specie umana. Le probabilità per una madre di non poter allattare il proprio figlio sono bassissime: 98 donne su 100 possono allattare al seno. Le limitazioni per la donna che allatta sono poche,infatti può mangiare quello che vuole e che gradisce,assumere quasi tutti i farmaci: solo gli anestetici generali e gli psicofarmaci non vanno assunti durante l'allattamento mentre l'Aids è l'unica malattie che vieta alla madre di allattare.

I 5 vantaggi dell'
allattamento al seno I vantaggi sono enormi.

Ecco i cinque più importanti:
 
  1. L'allattamento al seno è un momento fondamentale perché si instauri un rapporto affettivo tra la mamma e il suo bambino.
  2. Il latte della mamma è il più digeribile per il bambino e non causa allergie alimentari.
  3. Il latte della mamma non costa e si può risparmiare fino a 200 euro al mese!
  4. Il latte della mamma è sempre pronto, pulito, a temperatura ideale, non va mai a male, è comodo anche in viaggio.
  5. Il latte al seno protegge i bambini da gran parte delle malattie, previene le allergie e favorisce lo sviluppo di molti organi e apparati, in particolare i bambini allattati al seno sono più intelligenti.

Il decalogo del buon allattamento
Se 98 donne su 100 possono allattare al seno,significa che una donna potrà allattare se lo vuole. Per farlo deve avere le informazioni giuste e non commettere errori. Ecco allora i 10 consigli per allattare bene.

1 : attaccare il bambino alla nascita
Si deve attaccare il bambino al seno subito dopo la nascita: la mamma lo deve prendere in braccio e attaccarlo ancora prima che al neonato venga fatto il bagno, ed ecco perché:

2 : L'odore della mamma
Durante la vita intrauterina il bambino vive al buio in mezzo al liquido amniotico, ma ne distingue l'odore, per esempio quando varia a seconda dei cibi assunti dalla madre.

Il bambino imparerà così a riconoscere l'odore della propria madre e a distinguerlo da quello delle altre donne e ricercherà questo odore familiare anche nel latte al seno, che dovrebbe costituire l'unico alimento da assumere nei primi sei mesi di vita.

La permanenza in utero costituisce perciò il primo apprendimento del bambino e tutte le cose imparate e memorizzate serviranno soprattutto nelle prime ore dopo la nascita, infatti il neonato, appena apre gli occhi, cerca subito il volto e lo sguardo della madre e muove la bocca perché vuole succhiare per avere un primo contatto.

Come fa il bambino a riconoscere la madre dal momento che non l'ha mai vista? Ne ricerca l'odore che conosce, quello del liquido amniotico, dove lui ha vissuto fino al momento della nascita e solo dopo due o tre giorni imparerà a riconoscer l'odore della pelle del torace, che lo guiderà per tutta la fase dell'allattamento.

Questo odore è così importante che la mamma che allatta deve lavarsi il seno solo una volta al giorno e non usare saponi né profumi.

3 : mangiare quando vuole
Il bambino deve poter mangiare liberamente,cioè quando vuole. Se dorme non va mai svegliato per dargli da mangiare, né al contrario la madre si deve meravigliare se si sveglia perché vuol mangiare spesso, talvolta anche ogni ora.

La mamma deve stare tranquilla, perché il bambino quando ha fame lo chiede da solo piangendo, infatti il pianto, soprattutto nei primi sei mesi di vita, è il modo con cui parla e comunica con l'ambiente: la mamma pertanto deve attendere che il figlio gli chieda da mangiare, proprio con il pianto, che significa "ho fame".

Il bambino ci dice anche se ha mangiato a sufficienza, infatti se, dopo qualche minuto, si stacca da solo dal seno ed è tranquillo, cioè non piange più, oppure si calma dopo aver effettuato il "ruttino", vuol dire che ha mangiato a sufficienza.

4 : dopo i due mesi e mezzo è ok se mangia più spesso
Fino a due mesi e mezzo il bambino è aumentato di peso, ma il latte proporzionalmente è divenuto più "nutriente". Dopo tale età il potere nutritivo del latte non aumenta più,mentre il bambino continua a crescere e ad aver bisogno di maggior energia, perciò non potendo modificare la concentrazione del latte, lo prende più spesso per assumere una maggiore quantità in modo che, alla fine della giornata, avrà acquisito la quantità giusta di calorie.
In conclusione se dopo i due mesi e mezzo il bambino mangia più spesso, la madre non deve pensare che le sia "diminuito "il latte,ma ricordarsi della possibilità descritta.

5 : mai la doppia pesata
Il bambino decide da solo e lo fa sapere alla mamma, quando e quanto voglia mangiare: è per questo che oggi si sconsiglia di effettuare la doppia pesata, cioè pesare il bambino prima e dopo la poppata e, per differenza, valutare quanto latte ha preso, infatti si crea solo apprensione se si scopre che a qualche pasto il bambino abbia mangiato poco,cioè meno del solito.
Non ci dobbiamo meravigliare che i bambini non assumano sempre la stessa quantità di latte perché anche gli adulti non mangiano ai pasti sempre la stessa quantità di cibo.

6 : mai una poppata troppo lunga
La poppata non deve durare mai più di 10 minuti per mammella per i primi 15 giorni e 5 minuti per parte dopo le prime due settimane. Il bambino svuota la mammella rapidamente,in un tempo che varia da 2 a 4 minuti. Se lo si tiene attaccato al seno troppo a lungo si rischia di farlo annoiare!

7 : il giusto posto per allattare
Per allattare va bene qualunque posto (è uno dei vantaggi del latte materno), ma un "po' d'atmosfera" va sempre bene, perciò si deve individuare all'interno della propria abitazione una zona tranquilla, lontano dai rumori e ci si porterà una sedia o una poltrona piuttosto bassa, con i braccioli, possibilmente comoda.

8 : la giusta posizione per allattare
Il bambino deve essere preso in braccio e sistemato sul fianco rivolto verso la mamma: il viso si deve trovare esattamente di fronte al seno, in modo che il naso si trovi di fronte al capezzolo, in modo che non debba voltarsi per succhiare il latte. il resto del corpo deve essere attaccato a quello della mamma.
Gli si dovrà introdurre in bocca l'intero capezzolo e gran parte dell'areola; deve essere più la parte scoperta dell'areola che si nota sopra il capezzolo, rispetto alla parte inferiore. Il labbro inferiore deve essere ripiegato sul mento; in caso contrario si deve staccare il bambino dal seno e riprovare.

10 : nessuna limitazione per la madre
Massima libertà per la mamma durante la gravidanza e l'allattamento può mangiare tutto ciò che vuole, compreso latte, formaggi, uova, pesce e noccioline, cioè i cibi che più facilmente provocano allergia; può condurre una vita normale, truccarsi, tingersi i capelli, abbronzarsi.

In particolare non si deve creare troppi problemi con l'alimentazione, deve assumere ogni giorno solo 500 calorie in più che corrispondono a una porzione di insalata di riso una porzione abbondante di patate fritte o una mozzarella e mezzo.

Comunque la mamma può stare tranquilla perché la concentrazione del latte è sempre ottimale, infatti l'organismo della madre si priva eventualmente delle sostanze per passarle nel latte e darle al bambino; è per questo che oggi non si effettua più l'analisi del latte. La madre può iniziare a prendere la pillola contraccettiva dopo cinque settimane dal parto. Nemmeno quando tornano le mestruazioni si avrà un'alterazione o diminuzione del latte al seno.

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