Cos'è lo svezzamento? Lo svezzamento è il processo di introduzione graduale di cibi liquidi e
solidi nella dieta del bambino, prima composta esclusivamente da latte preferibilmente materno o,
in alternativa, latte artificiale adattato.
Quali regole seguire? Non esiste una regola universale circa il periodo di inizio dello
svezzamento né riguardo la sua velocità: per ogni bambino verrà concordato con il pediatra uno
specifico piano, in base alle caratteristiche personali. Generalmente, comunque, lo svezzamento
dovrebbe iniziare tra il quarto e il sesto mese, con la sostituzione di una poppata a scelta tra
quelle di metà mattina o di metà pomeriggio (sostituite ad esempio con una mela fresca grattugiata)
o di mezzogiorno (sostituita per esempio con una crema di riso), proseguendo nelle settimane
successive con la progressiva sostituzione delle poppate rimanenti e l'introduzione di nuovi
alimenti. Ecco come possono essere introdotti alcuni dei principali alimenti in un piano di
svezzamento esemplificativo: nella seconda settimana si possono introdurre carote e zucchine; nella
terza settimana, parmigiano reggiano e olio extravergine di oliva; nella quarta, yogurt magro;
nella quinta, lattuga, patate e finocchio; nella sesta, semolino di frumento e pastina. Nel secondo
semestre il bambino dovrebbe assumere almeno mezzo litro di latte (latte materno o latte
artificiale adattato) al giorno e la percentuale di cibi solidi non dovrebbe superare il 50% delle
calorie. Gli alimenti che contengono glutine non dovrebbero essere introdotti prima del quarto mese
(meglio al sesto mese) e gli alimenti ricchi di nitrati (ad esempio le verdure a foglia verde
conservate per più di un giorno dopo la cottura) non dovrebbero essere introdotti prima che il
bambino abbia compiuto un anno. Il latte vaccino dovrebbe essere introdotto solo dopo il terzo
anno: tra il dodicesimo e il trentaseiesimo mese si consiglia di utilizzare un latte di crescita o,
nei casi in cui sia possibile, proseguire l'allattamento al seno (spesso i bambini che continuano
ad essere allattati al seno non smettono spontaneamente prima dei tre anni).
Come capire se il bambino ha intolleranze alimentari? È possibile che il bambino sia
intollerante ad alcuni degli alimenti che vengono introdotti nella sua dieta. Un sospetto di
intolleranza alimentare può essere verificato tramite la dieta di eliminazione: si toglie
l'alimento dalla dieta per un certo periodo di tempo (7-21 giorni) e poi lo si reintroduce,
valutando i cambiamenti.
Quante novità per il bambino! Dal punto di vista del bambino, lo svezzamento comporta molti
cambiamenti: il bambino deve abituarsi all'uso del cucchiaino, alla consistenza diversa dei cibi
(che possono richiedere anche la masticazione oltre che la suzione) e al loro diverso sapore.
Inoltre, l'interruzione delle poppate comporta una riduzione del contatto fisico con la madre; per
rendere meno traumatico il momento per il bambino è meglio cercare di non interrompere le poppate
bruscamente, diradandole gradualmente.
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