venerdì 18 maggio 2012

PAURA SUL VOLO DA MONACO A VENEZIA: FUMO IN CABINA, ATR FUORI PISTA

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MONACO - Attimi di terrore questo pomeriggio per i 58 passeggeri e i 4 membri d'equipaggio di un Atr 'Air Dolomitì in volo da Monaco a Venezia che, costretto a rientrare dopo il decollo per un'avaria, è finito fuori pista. Solo un ferito lieve tra le persone a bordo, un passeggero - non se ne conosce la nazionalità - che è stato sottoposto a controlli medici per alcune contusioni.
Per i suoi compagni di viaggio, per lo più residenti nel Nordest d'Italia, solo una grande paura che non sarà facile dimenticare. Il comandante dell'Atr 72-500 ha deciso di rientrare subito quando in volo è scattato l'allarme per presenza di fumo in cabina.
Di precisione sul guasto occorso all'aeromobile non si sa ancora molto. Il pilota ha chiesto l'attuazione del protocollo di emergenza ed è rientrato all'aeroporto di Monaco. Ma durante l'atterraggio non è riuscito a governare l'Atr, che ha proseguito la sua corsa uscendo di pista lateralmente, e subendo danni significativi.
I passeggeri sono stati subito assistiti, e - ha precisato Air Dolomiti in serata - sono stati fatti sbarcare in sicurezza. Con i membri dell'equipaggio sono stati quindi accolti nello scalo bavarese, per i primi controlli. Ma fortunatamente, a parte una persona, tutti sono rimasti incolumi. Air Dolomiti così è riuscita ad organizzare in breve tempo un volo di rientro per quanti hanno voluto comunque raggiungere Venezia in serata. Così alle 18.35 41 degli scampati a quella che poteva essere una tragedia sono rientrati all'aeroporto 'Marco Polo' di Venezia. Poco meno di una ventina - probabilmente soprattutto cittadini tedeschi - coloro che hanno preferito fermarsi a Monaco, in attesa di imbarcarsi per Venezia nella giornata di domani.
Le autorità tedesche hanno subito informato quelle italiane: da Roma, l'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) ha provveduto a stabilire i primi contatti con l'Autorità investigativa della Germania (BFU), che dirige l'inchiesta sul fatto ed ha chiesto che alle indagini partecipi un investigatore italiano, in quanto il velivolo coinvolto è immatricolato in Italia (marche I-ADCD) ed il volo è affidato da un operatore italiano.

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