giovedì 10 maggio 2012

ARMATORE DICHIARATO FALLITO MUORE DURANTE LA PERQUISIZIONE DELLA FINANZA

E' stato colpito da un infarto il capitano Michele Iuliano, l'ottantottenne amministratore unico della compagnia di navigazione Deiulemar di Torre Annunziata. Il malore quando le Fiamme gialle hanno bussato in casa

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E' morto per un infarto durante la perquisizione nella sua villa di Torre del Greco il capitano Michele Iuliano, uno dei tre fondatori della Deiulemar, la compagnia di navigazione che il tribunale di Torre Annunziata ha dichiarato fallita la scorsa settimana. 

Le Fiamme gialle, che agivano su mandato della Procura di Torre Annunziata, dovevano recuperare alcuni file sul computer del comandante e intorno alle 8 hanno bussato alla porta della villa sulla strada per il Vesuvio. Stavano prendendo il caffè con la moglie di Michele Iuliano, Gina Lembo e la figlia Giovanna, quando "il capitano" - questo il nome con il quale era conosciuto in città - si è accasciato su una sedia. Inutili gli immediati soccorsi.

Iuliano, che era stato uno dei fondatori della Deiulemar insieme a Giovanni Della Gatta e Giuseppe Lembone, era apparso molto provato negli ultimi mesi dalla vicenda giudiziaria che aveva riguardato la compagnia di navigazione e per la quale quasi 13mila risparmiatori, avevano investito oltre 720 milioni di euro. Il fallimento della società ha gettato nel panico i cittadini torresi  scatenando anche proteste e manifestazioni di dissenso. Ma proprio agli azionisti, Iuliano aveva scritto una lunga lettera nella quale garantiva che sarebbero stati rimborsati

di tutti i capitali che avevano versato nelle casse della compagnia.

La prima nave, la Gina Iuliano, fu acquistata nel 1970. Da allora, in pochi anni, la compagnia ha riscosso grandi successi riuscendo a trasportare carichi nazionali e internazionali. Poi, negli anni 2000, il lento declino fino al fallimento dell'inizio di maggio scorso quando il giudice di Torre Annunziata ha accolto l'istanza presentata da sette creditori, bocciando la proposta di concordato, con rimborso dei crediti al 52%, avanzata dall'amministratore della società lo scorso 18 aprile. Contestualmente, il presidente della sezione fallimentare del tribunale, Massimo Palascandolo, e gli altri componenti del collegio avevano nomi
nato una cautela fallimentare composta da tre professionisti.

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