Per effetto della crisi sei italiani su
dieci hanno cambiato il modo di fare la spesa con la quale è possibile
risparmiare fino al 50% senza rinunciare alla qualità con alcuni
semplici accorgimenti. E' quanto afferma la Coldiretti sulla base di una
indagine Swg nel sottolineare che in Italia la tavola è una componente
determinante della spesa familiare e che con 467 euro al mese assorbe
ben il 19% delle risorse.
Il
decalogo 'salva tasche' in tempo di crisi messo a punto dalla
Coldiretti, che ha raccolto i ''trucchi'' più comuni tra la gente,
prevede utili consigli alla portata di tutti: dalla pianificazione della
spesa al recupero degli avanzi della tavola, dalle ricette low cost
della nonna all'acquisto in gruppo, dalla scelta dei prodotti locali e
di stagione al taglio delle intermediazioni fino alla coltivazione di un
piccolo orto.
1) Pianificare la
spesa individuando prima i prodotti che si intendono acquistare
verificando poi attentamente prezzi e offerte nei diversi punti vendita.
L'infedeltà al negozio o al supermarket premia nel momento di fare la
spesa con il prezzo della stessa marca e confezione di spaghetti che
arriva a triplicare da un negozio all'altro, quello di yogurt e birra
del tutto identici che quasi raddoppiano, mentre la stessa confezione di
latte cresce del 50%, secondo uno studio pubblicato sul working paper
del Gruppo 2013 promosso dalla Coldiretti.
2)
Scegliere prodotti locali e di stagione. In Italia l'88% delle merci
viaggia su strada ed è stato stimato che un pasto medio percorre più di
1.900 chilometri su camion, nave e/o aeroplano prima di arrivare sulla
tavola e spesso ci vogliono più calorie in termini energetici per
portare gli alimenti al consumatore di quanto il pasto stesso provveda
in termini nutrizionali. All'impatto ambientale si aggiunge quello
economico per il caro benzina che fa lievitare i costi dei prodotti
importati da lunghe distanze spesso fuori stagione. Acquistare prodotti
locali - sostiene la Coldiretti - garantisce inoltre una maggiore
genuinità e freschezza.
3)
Preferire prodotti sfusi. Le confezioni incidono fino al 30% sul prezzo
industriale di vendita degli alimenti e pesano sulle tasche degli
italiani spesso più del prodotto agricolo in esse contenuto. Meglio
allora comprare prodotti sfusi magari avvantaggiandosi dei distributori
automatici che si stanno diffondendo nelle aziende agricole come quelli
di latte fresco.
4) Tagliare le
intermediazioni. In questo modo si garantisce il miglior rapporto
prezzo/qualità ma si acquistano anche prodotti più freschi che durano
più a lungo. L'Italia può contare su 878 mercati degli agricoltori di
Campagna Amica ai quali si aggiungono 3.972 aziende agricole, 670
agriturismi, 163 botteghe per un totale di 5.683 punti vendita.
5)
Coltivare un piccolo orto. Un italiano su quattro lavora nell'orto e
nei terrazzi per cimentarsi oltre che nella tradizionale cura dei vasi
di fiori, nella coltivazione 'fai da te' di lattughe, pomodori, piante
aromatiche, peperoncini, zucchine, melanzane, ma anche di piselli,
fagioli, fave e ceci da raccogliere all'occorrenza. Una opportunità non
solo per chi dispone di ampi spazi all'aria aperta ma - precisa la
Coldiretti - anche di semplici terrazzi grazie all'ampia offerta di
piante adatte alla coltivazione in vaso. Tra terra, piantine o semi,
concime e strumenti di lavoro, l'investimento si può stimare intorno ai
250 euro per un orto di 20 metri quadrati 'chiavi in mano'.
6)
Preparare in casa pane, pasta, yogurt, conserve e confetture. E'
un'abitudine che - oltre ad essere divertente e salutare - aiuta,
sostiene la Coldiretti, a risparmiare garantendosi la qualità degli
ingredienti utilizzati. Una passione che sta coinvolgendo un numero
crescente di italiani.
7) Non
sprecare. Nonostante la crisi, circa il 30% dei prodotti alimentari
acquistati finisce nella spazzatura con una tendenza all'aumento. Ad
essere gettati nel bidone sono sopratutto - sostiene la Coldiretti - gli
avanzi quotidiani della tavola ma anche prodotti scaduti o andati a
male con frutta, verdura, pane, pasta, latticini e gli affettati che si
classificano tra i prodotti più a rischio. Il consiglio è quindi di
verificare le scadenze nell'etichettatura, scegliere i frutti con il
giusto grado di maturazione ma anche di non dimenticare la cucina degli
avanzi, dalle polpette alle frittate di pasta.
8
) Riscoprire le ricette low cost della nonna. Si va dai bolliti agli
spezzatini, che utilizzano tagli della carne meno conosciuti che possono
essere acquistati a prezzi estremamente convenienti senza rinunciare
alla qualità. I tagli meno pregiati del bovino da poter utilizzare in
cucina - continua la Coldiretti - sono tantissimi, si va dal collo,
taglio di terza categoria dalla carne gustosissima, ottima per bolliti o
stracotti ma anche per preparare polpette e ragù alla punta di petto,
taglio molto economico che può essere usato per preparare buoni arrosti
ma anche gustosissimi brodi. E ancora: dal campanello, che è un piccolo
taglio molto apprezzato per fare bistecche da cuocere sulla brace ma
anche per spezzatini, stracotti e stufati cui aggiungere vino, pomodoro e
verdure al geretto, detto anche muscolo che risulta particolarmente
adatto per la preparazione di ossibuchi e stufati.
9)
Acquistare in gruppo. Formare dei gruppi tra amici, parenti o vicini
per effettuare la spesa settimanale consente di risparmiare sui
trasporti e attraverso l'acquisto di maggiori quantità di prodotto di
qualità ai mercati generali o direttamente dai produttori agricoli. In
Italia sono circa 800 gruppi di acquisto solidale (Gas), un numero
raddoppiato rispetto a tre anni fa.
10)
Più tempo ai fornelli. In Italia si sta verificando una progressiva
riduzione del tempo trascorso in cucina dove si impiega in media poco
più di mezz'ora per pasto anche per effetto del boom dei piatti pronti.
Cucinare in proprio secondo una analisi della Coldiretti consente di
risparmiare fino a 5 volte rispetto al consumo di piatti pronti e
soprattutto garantisce la qualità degli ingredienti che possono essere
scelti con più cura.
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