Gli integratori se assunti nelle dosi adeguate donano benessere alla
mamma in attesa, ma il surplus può creare complicazioni. Meglio chiedere
al ginecologo.
Durante la gravidanza, sono molte le neo-mamme che si vedono prescrivere compresse a base di ferro e vitamine, sono utili e spesso indispensabili al benessere e ad una crescita armoniosa del bambino. Molte mamme in attesa si lasciano prendere la mano aumentando di propria iniziativa la quantità, gli esperti, invece, raccomandano prudenza anche nell’assunzione di queste sostanze. Ad avvisare le donne in attesa ci pensa uno studio tedesco, condotto dalla Tum, l’università tecnica di Monaco. Praticamente tutte le donne del campione hanno confermato l’assunzione almeno un integratore in gravidanza. Due donne su tre hanno riferito di avere iniziato a prenderli anche prima. I dosaggi riportati variavano enormemente. Nel caso dell'acido folico, per esempio, si passava da 0,2 a 5 milligrammi al giorno, mentre per scongiurare eventuali difetti al tubo neurale del feto la sostanza viene raccomandata alla dose quotidiana di 0,4 mg, preferibilmente cominciando due mesi prima del concepimento. Solo un terzo delle donne intervistate seguiva questa indicazione. Poca disciplina anche per il supplemento di ferro: le dosi assunte andavano da 4 a 600 milligrammi al giorno, molte volte di gran lunga superiori a quelle suggerite, che secondo le linee guida attuali si attestano sui 30 mg.
Le giuste quantità devono essere rispettate per la buona salute del feto: l'acido folico o vitamina B9, è una sostanza essenziale per la crescita, per la sintesi del DNA, delle proteine e per la formazione di emoglobina oltre che per il sistema nervoso. Molti studi hanno rivelato la correlazione tra incidenza di difetti del tubo neurale e bassi livelli di acido folico nelle mamme durante la gravidanza. Il ferro è un minerale indispensabile in gravidanza, sia per la mamma sia per il bambino. Il feto sottrae all’organismo della donna questa sostanza per formare le proprie cellule del sangue. Per questo motivo le donne in attesa possono andare incontro a ad anemie da carenza di ferro. Tale situazione non è rischiosa per il neonato, ma può indurre nella neo mamma: stanchezza, fiato corto e irritabilità. Il ginecologo, in seguito alla valutazione delle analisi del sangue effettuate mensilmente, può prescrivere un’integrazione con compresse a base di ferro. La vitamina C favorisce l’assorbimento del ferro. Per questo è bene non farsi mancare gli alimenti che ne sono ricchi, come gli agrumi di tutti i tipi ed il kiwi.
Durante la gravidanza, sono molte le neo-mamme che si vedono prescrivere compresse a base di ferro e vitamine, sono utili e spesso indispensabili al benessere e ad una crescita armoniosa del bambino. Molte mamme in attesa si lasciano prendere la mano aumentando di propria iniziativa la quantità, gli esperti, invece, raccomandano prudenza anche nell’assunzione di queste sostanze. Ad avvisare le donne in attesa ci pensa uno studio tedesco, condotto dalla Tum, l’università tecnica di Monaco. Praticamente tutte le donne del campione hanno confermato l’assunzione almeno un integratore in gravidanza. Due donne su tre hanno riferito di avere iniziato a prenderli anche prima. I dosaggi riportati variavano enormemente. Nel caso dell'acido folico, per esempio, si passava da 0,2 a 5 milligrammi al giorno, mentre per scongiurare eventuali difetti al tubo neurale del feto la sostanza viene raccomandata alla dose quotidiana di 0,4 mg, preferibilmente cominciando due mesi prima del concepimento. Solo un terzo delle donne intervistate seguiva questa indicazione. Poca disciplina anche per il supplemento di ferro: le dosi assunte andavano da 4 a 600 milligrammi al giorno, molte volte di gran lunga superiori a quelle suggerite, che secondo le linee guida attuali si attestano sui 30 mg.
Le giuste quantità devono essere rispettate per la buona salute del feto: l'acido folico o vitamina B9, è una sostanza essenziale per la crescita, per la sintesi del DNA, delle proteine e per la formazione di emoglobina oltre che per il sistema nervoso. Molti studi hanno rivelato la correlazione tra incidenza di difetti del tubo neurale e bassi livelli di acido folico nelle mamme durante la gravidanza. Il ferro è un minerale indispensabile in gravidanza, sia per la mamma sia per il bambino. Il feto sottrae all’organismo della donna questa sostanza per formare le proprie cellule del sangue. Per questo motivo le donne in attesa possono andare incontro a ad anemie da carenza di ferro. Tale situazione non è rischiosa per il neonato, ma può indurre nella neo mamma: stanchezza, fiato corto e irritabilità. Il ginecologo, in seguito alla valutazione delle analisi del sangue effettuate mensilmente, può prescrivere un’integrazione con compresse a base di ferro. La vitamina C favorisce l’assorbimento del ferro. Per questo è bene non farsi mancare gli alimenti che ne sono ricchi, come gli agrumi di tutti i tipi ed il kiwi.
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