sabato 5 maggio 2012

IL DECALOGO PER LA TINTARELLA

SOPRATTUTTO NO AL "MORDI E FUGGI"
Anche se la situazione sarà diversa nelle varie zone d'Italia, per molti il prossimo sarà il primo weekend di vero sole, con temperature quasi estive.  Uno degli errori che si ripresenta con più frequenza a questo punto dell'anno è lasciarsi "prendere la mano" dalla voglia di tintarella, ed esporsi al sole con una full immersion da fine settimana. Niente di più sbagliato. Oltre a correre il rischio di una dolorosa scottatura, è un modo poco tattico di abbronzarsi: il colore che si conquista in questo modo è una "vampata" poco estetica e anche di minore durata.  
Spiega Giuseppe Monfrecola, professore ordinario di Dermatologia all'Universita' di Napoli Federico II, che la prima regola è ovviamente scegliere un solare protettivo, ma con qualche accortezza: "E' un errore non rendersi conto del contesto in cui ci si trova: perché una cosa è fare una passeggiata all'aria aperta, un'altra è stare una giornata intera in barca. E' evidente che bisognerà scegliere un solare con una protezione adeguata, alla situazione e alla propria pelle. Attenzione: guardarsi allo specchio non basta. Non si deve solo tenere conto del proprio fenotipo (colore di pelle e capelli) per scegliere il solare, ma anche del proprio fototipo e cioè come la pelle reagisce al Sole".
Spiega ancora il dermatologo: "Sotto il sole non siamo tutti uguali e le esigenze di protezione cambiano: i bambini devono usare prodotti specifici che mantengano la capacità filtrante anche in condizioni particolari, per esempio giocando in acqua o rotolandosi sulla sabbia; i ragazzi con acne dovranno scegliere un prodotto che non sia grasso e che, oltre ai filtri solari, contenga anche sostanze sebostatiche e comunque coadiuvanti la terapia per l'acne; chi teme il fotoinvecchiamento o comunque è avanti con gli anni deve scegliere un solare che contenga molecole antiradicaliche o antiinfiammatorie e sostanze in grado di idratare e nutrire la pelle. Infine, oggi non si deve più badare molto al 'numero' indicato sulle confezioni dei solari, ad esempio 40 o 50+, ma alla 'fascia' di protezione: bassa, media, alta e molto alta". 
L'esperto aggiunge anche che chi passa molte ore al sole, per sport o per lavoro, chi ha il fenotipo I o II o chi ha una pelle con problemi deve anche pensare a immunoproteggersi, perché i raggi UV, infatti, sono cancerogeni: attaccano cioè la cute danneggiandone il Dna. Le cellule danneggiate possono ripararsi, ma se la riparazione non si verifica, la loro corsa viene fermata dalla sorveglianza del sistema immunitario. I raggi del sole, tuttavia, prosegue l'esperto, "non solo danneggiano le cellule ma deprimono il sistema immunitario, generando quella che viene chiamata fotoimmunosoppressione. Consente alle cellule modificate di proseguire nella loro azione e continuare a proliferare. Il prodotto solare ideale deve, da una parte limitare la quantità di UV che impatta sulla cute, dall'altra aiutare il sistema immunitario opponendosi alla fotoimmunosopressione". 

IL DECALOGO DELLA TINTARELLA 
1) Usare sempre un prodotto con un adeguato filtro solare, adeguato al proprio fototipo e alle condizioni in cui ci si trova. 
2) Servono dalle 48 alle 72 ore prima che la melanina inizi a formarsi. Durante questo periodo l'esposizione al sole è particolarmente a rischio di scottature ed eritemi. Occorre utilizzare solo creme con fattore di protezione elevato.
3) Esporsi in modo graduale. L'abbronzatura superficiale dei primi giorni è dovuta alla riserva di melanina già disponibile ed è destinata a sparire rapidamente. Solo dopo circa una settimana comincia a formarsi un'abbronzatura duratura.
4) Evitare le ore più calde. Non esporsi direttamente ai raggi solari nel periodo compreso tra le 12 e le 16, perché è in questa fascia oraria che si verifica il 50% delle emissioni totali di UvB. Preferire la mattina, fino alle 11 e il tardo pomeriggio. 
5) Evitare di rimanere sempre nella stessa posizione: in questo modo le radiazioni solari si distribuiscono omogeneamente su tutto il corpo.
6) Evitare il surriscaldamento della cute al sole. Sì quindi a docce, bagni o  spruzzi d'acqua, facendo attenzione all'effetto-lente delle goccioline di acqua sul corpo e ricordarsi di applicare nuovamente la crema protettiva.
7) Il filtro solare deve essere applicato almeno mezz'ora prima di esporsi al sole e l'applicazione va rinnovata nel corso della giornata ogni due ore e dopo il bagno o la doccia.
8) Non lasciarsi ingannare da un cielo nuvoloso. I raggi Uv passano anche attraverso le nuvole.
9) Occhio all'alimentazione, alimenti ricchi di vitamine sono in grado di fornire alla pelle la giusta idratazione: la vitamina C (che si trova in abbondanza in peperoni, agrumi e kiwi), la E (uova e broccoli) e la A - betacarotene (vegetali a polpa rossa o gialla).
10) Usare il doposole: non solo prolunga la sensazione di benessere dopo l'esposizione solare, ma può essere di grande aiuto per la pelle.

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