venerdì 11 maggio 2012

IL PAPA' IN SALA PARTO

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Oggi sembra essere scontato per un papà assistere alla nascita del proprio bambino ma, questa presenza preziosa oggi, nel futuro sembra comprometta il rapporto di coppia. Ad affermarlo è un’indagine della Società Italiana di Medicina Perinatale, la ricerca ha coinvolto oltre 300 coppie, con parto naturale,il cui papà aveva assistito al parto. A distanza di dieci anni, un terzo delle coppie intervistate è risultato separato o divorziato e il numero di separazioni più elevato è tra le coppie in cui marito aveva assistito al parto.

Qualche dato
I risultati dell’indagine confermano i dati dell’Istat: nelle Regioni del Nord Ovest d’Italia, dove otto mariti su dieci assistono al parto, le separazioni sono 1 su 2,5. Al Centro: i papà sono presenti in sala parto nel 63% dei casi e le separazioni sono di 1 su 4,5. Nelle Isole Maggiori: solo la metà dei mariti entra il sala parto e le separazioni sono di 1 su 7. Il Sud è l’area in cui il papà diserta la sala parto: solo il 30% e le separazioni sono 1 su 8.

Sentimenti contrastanti
Assistere alla nascita del figlio è un’emozione unica. Tuttavia è una decisione da prendere solo dopo aver valutato la solidità del rapporto affettivo. Assistere alla sofferenza provocata dai dolori del parto, dai legittimi lamenti, alla vista del sangue e, soprattutto, dal vedere l’organo femminile del piacere trasformato un campo di dolore, non è un bel vedere. Se il rapporto di coppia è solido, l’uomo può assistere la compagna nel momento della sofferenza. Nella coppia con una breve storia, vedere la compagna in una situazione ben lontana dall’immaginario erotico maschile, può suscitare emozioni nuove, non sempre positive. La sessualità, volano per la felicità delle coppie, potrebbe risentirne. Ma il solo fatto di assistere alla nascita può davvero mettere a repentaglio la solidità di una relazione? Questo evento in verità può rappresentare solo un passaggio e non la causa di un fallimento. Se la coppia è stabile, la nascita del figlio non farà altro che consolidare questo legame. I futuri papà, però, devono essere onesti con loro stessi, se pensano di non essere pronti ad assistere all’evento, devono ammetterlo senza alcun timore. È nel dopo parto, il momento in cui la vicinanza dei papà è di fondamentale importanza, per rendere più stabile l’unione. Aiutare la donna nei primi delicatissimi giorni, quando è stanca, emotivamente fragile, quando deve alzarsi molte volte nella notte per nutrire il piccolo: è da queste cose che si vede il vero, profondo, amore di un papà.

4 commenti:

  1. Mio marito ha assistito al parto e per fortuna devo dire, è stato un'ottimo supporto morale e anche un aiuto prezioso. Sono rimasta io scoinvolta quando l'ostetrica ha chiesto se voleva vedere la testa, io ho urlato nooo mentre lui più felice che mai si è piazzato davanti!! Michela

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  2. ANCHE IL MIO HA ASSISTITO AL PARTO E COME DICI TU UN OTTIMO SUPPORTO MORALE... LO RIFAREI ALTRE MILLE VOLTE.. TITTY

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  3. Anke mio marito ha assistito al parto,e sinceramente mi ha aiutava tantissimo moralmente,è stato super bravo!!! cosi' bravo che dopo nove mesi ke era nata la bimba,di nuovo in attesa del nostro terzo bimbo.......Elly

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  4. avere il marito accanto e una cs fantastika è un sostegno grandissimo è un emozione immensa k va condivisa con l'uomo che si ama la mia esperienza è stata bellissima mio marito mi teneva la testa ed appena il ginecilogo gli ha kiesto se voleva vedre la testa del bambino lui e volato dalla felicità la voluto subito vedere ed appena mio figlio è nato mio marito mi ha baciata e mi ha detto grazie amore ti amo e nn vedeva l'ora di tenerlo in braccio quindi per me il parto va condiviso cn l'uomo che si ama sempre se lui se la sente io nn vedo l'ora di avere un altro figlio-a by anto

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