La 64enne non riusciva più a pagare le bollette. Soccorsa dal vicino romeno che ha sfondato la porta: rischia la vita
MILANO - Da qualche mese le avevano tolto l'elettricità perché non pagava la bolletta: una delle tante storie d'indigenza. Ieri sera è andata a letto lasciando una candela accesa: le fiamme l'hanno avvolta nel sonno e ora rischia la vita. Se si salverà lo deve unicamente a un vicino che ha sentito odore di bruciato, ha sfondato la porta dell'appartamento della donna e ha cercato di spegnere le fiamme gettandole addosso acqua con una pentola. Sono stati momenti di vero terrore quelli vissuti ieri mattina in via Iglesias 38, alle spalle di viale Monza.
A rischiare la vita è Annamaria Coppoli, 64 anni: è ricoverata al
centro grandi ustionati di Niguarda con ustioni di terzo grado sul
quarantacinque per cento del corpo. La prognosi è riservata. Erano le
8.15 quando Viorel T., classe 1968, che abita a fianco della signora
Annamaria, ha sentito il classico odore di bruciato. Ha controllato in
casa poi ha aperto l'uscio. Subito ha visto del fumo uscire dalla porta
della vicina. Non ci ha pensato un attimo: ha preso la rincorsa e ha
sfondato la porta d'ingresso.
L'appartamento era già invaso dal fumo: denso, nero e acre.
Viorel si è fiondato in camera e ha visto la donna, esanime, stesa sul
letto, avvolta dalle fiamme: in casa non c'era nessun altro, il marito
era già fuori. Il romeno ha cercato di spegnerle con quello che ha
trovato. Non riuscendosi si è precipitato in cucina, ha preso una grossa
pentola, l'ha riempita di acqua ed è corso in camera gettandola sulla
donna. Nel frattempo qualcuno ha lanciato l'allarme. In via Iglesias
sono arrivati i pompieri e la volante. Sono stati i vigili del fuoco a
spegnere definitivamente l'incendio e a mettere in sicurezza
l'appartamento. Annamaria Coppoli è stata trasportata in ospedale: le
sue condizioni sono gravi. Codice giallo, al San Raffaele, per
intossicazione da fumo, per il coraggioso romeno.
Nessun commento:
Posta un commento