MUMBAY - L'obbligo del preservativo in luna di miele da parte della
moglie che non vuole figli, al momento indesiderati, non è motivo tale
da giustificare un divorzio: lo ha stabilito l'Alta Corte di Mumbai, in
India. In questo modo i giudici di secondo grado, scrive l'agenzia Pti,
hanno respinto ieri la richiesta di Ramesh Shenoy, 30 anni, che con
sorpresa durante il viaggio di nozze ha ricevuto la richiesta dalla
moglie Preeti di usare un profilattico come conditio sine qua non per
«consumare» il matrimonio. I giudici in particolare hanno adottato la
tesi della difesa della giovane moglie secondo cui «una condizione di
instabilità finanziaria», come quella che la famiglia stava
attraversando, «non è la migliore per mettere al mondo dei figli». Il
tribunale ha respinto anche le altre ragioni presentate a sostegno della
richiesta di divorzio dal marito deluso, come il fatto che la moglie
«non era una buona cuoca, non era religiosa, non contribuiva al reddito
famigliare» e, perfino, che «non sapeva piegare gli abiti in modo
adeguato». Respingendo la richiesta, il giudice P.B. Majmudar ha
osservato che «una donna non è una schiava, ma è una 'Ardanginì
('migliore metà dell'uomò nella tradizione hindu)» essenziale per il
buon funzionamento del matrimonio.
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